venerdì 14 gennaio 2022

Ragazza, Serpente, Spina

 Ciao a tutti, cari lettori. È un po' tardi per pubblicare una recensione, ma è da un po' che non parlo di un libro della Oscarvault. Tutte le loro edizioni sono assolutamente magnifiche, oltre al fatto che sono curate nei minimi dettagli. 

Le loro copertine giocano sempre un ruolo fondamentale quando devo scegliere quale delle loro pubblicazioni scegliere. Questa volta mi ha attirata quella "Ragazza, Serpente, Spina" e direi che ci ho visto proprio bene.





Titolo: Ragazza, Serpente, Spina

Autore: Melissa Bashadoust

Editore: Oscarvault

Data di pubblicazione: 5 ottobre 2021

Pagine: 336

Prezzo: 19,00 (rigida) e 9,99 (kindle)

Trama: C'era e non c'era una volta - così cominciano sempre le fiabe - una principessa destinata ad avvelenare chiunque la toccasse. Ma per Soraya, tenuta nascosta fin dalla nascita, cresciuta lontana dalla sua famiglia, al sicuro solo nel suo giardino, questa non è soltanto una fiaba. All'approssimarsi delle nozze del suo gemello, Soraya deve decidere se uscire allo scoperto per la prima volta. Nelle segrete del palazzo una div, una demone, potrebbe avere le risposte che sta cercando, la chiave per ottenere la libertà. Al di fuori c'è un giovane uomo che non teme la principessa, nei cui occhi non si legge paura, ma profonda comprensione di chi lei sia veramente, oltre la maledizione e il veleno. Soraya pensava di sapere quale fosse il suo posto nel mondo, ma quando le sue scelte portano a conseguenze inimmaginabili, inizia a chiedersi chi sia davvero e cosa stia diventando: una donna o una demone? Una principessa o un mostro?


Sono sempre alla ricerca di cose particolari, lo sapete. E sapete anche che amo scoprire nuove culture e mitologie, a maggior ragione se tramite dei romanzi fantasy. In questo caso, l'autrice trae ispirazione dalla tradizione persiana. Ero troppo curiosa di scoprire come lei ha fatto a sviluppare un libro del genere, così l'ho letto saltando tutte le mie scalette e le tbr già prefissate. Ne sono rimasta delusa? Sì. No. Forse. 

"E, ogni volta, Soraya nascondeva le mani, abbassava la testa e provava a ignorarlo, come un fiore che cercava di tornare bocciolo." 

Dall'imponente tetto di Golvahar una bambina e successivamente una donna osserva inerme la vita degli altri proseguire senza di lei. Nessuno si preoccupa di come sta o di cosa ha bisogno. La madre l'ha rinchiusa dentro quattro mura adornate di solitudine.

Solitudine.

Una parola che mette i brividi se si pensa al significato.

E per quale motivo? Per una Maledizione che ha reso Soraya velenosa: chiunque prova a toccarla muore. 

In "Lei che divenne il Sole" la disperazione della protagonista è molto evidente e caratterizza l'intero corso della storia, però anche in "Ragazza, Serpente, Spina" è presente, sebbene in forma più lieve. Quello che accomuna le due ragazze è proprio il desiderio di avere una vita migliore e di avere ciò che non hanno mai potuto permettersi. Zhu è disposta a qualunque cosa pur di raggiungere il suo obbiettivo, tuttavia Soraya è meno determinata e finisce per pentirsi delle sue azioni poco dopo. 

Soraya di "Ragazza, Serpente, Spina" desidera solo poter abbracciare la madre e vivere alla luce del sole, senza essere costretta a usare dei passaggi segreti per spostarsi da una parte all'altra del suo palazzo. Lei vuole la vita vera, quella che la madre le ha negato. 

Mi hanno fatto venire i brividi le emozioni intense che lei ha provato, in particolare la rabbia quando alzava lo sguardo e vedeva degli occhi degli altri lo sdegno di chi conosce il suo segreto. Come se fosse colpa sua possedere un potere così immenso e pericoloso. 

Come se non bastasse, lo Shahmar, il capo dei div (mostri che rappresentano i maoi fisici e spirituali), viene a conoscenza del potere di Soraya e spera di sfruttarlo al massimo. Attraverso inganni e incoraggiamenti, lei viene spinta a cadere nel baratro di sua spontanea volontà. 

Sinceramente, non ho capito bene le intenzioni dello Shahmar nei confronti della protagonista: voleva usarla o voleva solo il suo amore?

Una parte molto toxic di me ha sperato che Leo assecondare i desideri del villain. Per una volta mi sono ritrovata a stare dalla parte del "cattivo" e ho tirato seriamente per lui. Dopo aver conosciuto la sua storia, la rabbia di Soraya è passata in secondo piano e ho smesso di darle credito. 

L'antagonista, anche se ha commesso degli orrori, ha avuto molto più impatto su di me. Diciamocelo chiaramente, non si ottiene nulla nella vita se non si è disposti a sacrificare qualunque cosa, se stessi prima di tutto. Lo Shahmar questo ha fatto e merita tanto rispetto. 

"Eravare proprio come vi avevo immaginata..." 

⭐⭐⭐⭐/5

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