domenica 28 novembre 2021

Tor - Il cuore del lupo

 Ciao, cari lettori. Vorrei chiedervi, vi è mai capitato di sentirvi indietro rispetto ai vostri coetanei? Studio, lavoro, patente o semplicemente progetti per il futuro.

Avete mai incontrato qualcuno determinato, mentre voi ancora non sapete cosa farete nei prossimi dieci anni?
Vi dirò una cosa, io sì e anche la protagonista di oggi si unisce a me. Per motivo differenti, però grazie a lei arriva un messaggio forte di cui parleremo tra poco. Di recente mi sono sentita indietro e magari anche in colpa per quanto riguarda la patente. Eh sì, sono stata bocciata due volte all'esame di teoria e ora ho in mano un pugno di mosche. Oltre alla delusione, mi sono anche sentita dire che non mi ero impegnata abbastanza, che I miei coetanei avevano già avuto la patente e che se non riesco a prenderla adesso che ho diciotto anni io quella tesserina lì non la avrò più.
Sarò troppo "vecchia" per riuscire a studiare oppure avrò troppi impegni. Beh, quel che dico io è che ognuno ha i suoi tempi e che io aspetterò fino a quando non sarò pronta a riprovarci. Con i miei tempi, non con quelli vorrebbero per me.


Titolo: Tor - Il cuore del lupo vol. 1

Autore: G. D. light

Editore: self-publishing

Pagine: 315

Data di pubblicazione: 8 maggio 2019

Prezzo: 11,93 (cartaceo), 4,99 (kindle) e 17,90 (rigida)

Trama: Quanto può essere reale un sogno? La tranquilla e ordinaria vita di Aurora viene interrotta da sogni strani e incessanti che hanno un unico protagonista: un enorme lupo nero. Ogni notte ormai è diventata un viaggio nella vita di un altro, e che riempie Aurora di frustrazione e inquietudine. Durante l’ultimo sogno, però, accade qualcosa di diverso. La ragazza vede l’animale in pericolo e prova il desiderio di aiutarlo. In quell'istante la sua vita verrà stravolta. Prende corpo così un viaggio in una realtà di lupi e magia, dove il protagonista dei suoi sogni diventerà il personaggio principale delle sue giornate. Tor è un romanzo fantasy e il primo capitolo della Saga Il Cuore del Lupo.


"Capisco che tu non sappia cosa vuoi, ma non è un crimine sentirsi così [...] Ognuna ha i suoi tempi, la vita è tua ed è giusto che tu possa vivere a pieno ogni singolo respiro."

Questa è una delle tante frasi che troverete nel libro di G. D. Light. Sono incoraggianti, ispirano a non arrendersi mai e a perseverare nonostante si abbia il mondo contro. Invita anche a non scoraggiarsi se la situazione precipita improvvisamente, ma anzi bisogna trovare la forza e vedere il lato positivo di ogni cosa.
Zia Penny affianca la protagonista come meglio può, ma è Aurora stessa la sua luce. Lei è fantastica: impulsiva, altruista e gentile. Se qualcuno è in difficoltà, lei fa di tutto per aiutare e sopratutto non abbandona i suoi amici. Mai. È sempre in prima fila, a difendere ciò che crede buono e giusto.
È una persona più unica che rara, è un fiore che sboccia anche in mezzo a un deserto. È quel filo d'erba che spunta fuori anche se c'è il cemento a soffocare la terra.
L'ho amata tanto, anche se il primo volume è introduttivo e ce ne sono altri tre che descrivono sicuramente meglio Aurora.

Tor è un altro personaggio interessante che appare nel libro dall'inizio. Si presenta come un lupo gigantesco ferito in mezzo a una foresta. La nostra Aurora senza rendersene conto viene catapultata nel mondo magico e lo aiuta. Aiuta una bestia nera che avrebbe potuto divorarla immediatamente. Ha tanto coraggio da vendere, dall'altra parte Tor mi sembrato più un pulcino bisognoso di coccole e comprensione. Ha subito le conseguenze di una guerra che lui non voleva e non ha nessuno che lo capisca, se non lei. Tra i due scatta subito un legame, che vorrei tanto approfondire con la lettura degli altri volumi.

Una cosa che non c'entra assolutamente niente è che nella mia testa io ho associato Aurora alla mia omonima amica: di carattere si assomigliano tantissimo. Coincidenze?

Per la parte più tecnica della recensione, vorrei parlare dello stile e del word-building.
L'autrice è brava, davvero brava. La sua scrittura è soffice come le nuvole ed è piacevole. Rilassa e al contempo è un vero e proprio raggio di sole in una giornata buia e triste. Le sue parole incoraggiano, spingono a dare il massimo, cosa di cui avevo bisogno nel momento in cui ho letto il libro. Sono state come una carezza che volevano dire "ce la puoi fare"
Il word-building, invece, forse è uno tra i miei preferiti. Forse lo sto dicendo troppo presto, ma in questo volume il mondo magico è ben strutturato e viene spiegato minuziosamente senza appesantire la trama. Attraverso gli occhi di Aurora, il lettore viene a conoscenza della terra dei lupi. Personalmente, l'ho immaginato come un luogo luminoso e pieno di colori.
Questo caso è il perfetto caso della tecnica "show don't tell", che fa rimanere gli occhi incollati sulle pagine fino alla fine.

Il mio voto è un ⭐⭐⭐⭐⭐/5 meritatissimo ♥️

mercoledì 24 novembre 2021

Croce e Testa

 Ciao, cari lettori! Benvenuti in questa nuova recensione. Attenzione, è un attimino particolare. Ci ho messo un pezzo di me stessa, spero lo possiate apprezzare.


Titolo: Croce e Testa

Autore: Michele Visconti

Casa editrice: Giovane Holden Edizioni

Prezzo: 13,00 (cartaceo) e 4,99 (kindle)

Data di pubblicazione: 30 novembre 2020

Pagine: 112

Trama: Roberto Russo è uno sfaccendato giovane playboy a cui piace recarsi nei night, osservare le ballerine, sceglierne una e trascorrere con lei la notte. Tra queste, la sua preferita è Michela, ragazza allegra e intelligente, sempre disposta ad ascoltarlo. Alle spalle, oltre a una carriera da agente immobiliare, ha un matrimonio finito, non senza strascichi, e una figlia. Ora vive in casa dei genitori, attingendo ai suoi magri risparmi e circondandosi di amicizie equivoche. Una sera, mentre si trova con la ballerina riceve la telefonata della madre che lo invita con urgenza a rientrare a casa perché è accaduto un evento che coinvolge tutta la famiglia. Roberto scopre così che è scomparso il fratello Paolo, il figlio prediletto, quello con famiglia e lavoro apparentemente perfetti. Cosa può essere accaduto? Nonostante la denuncia di scomparsa, le forze dell'ordine non hanno molto su cui basare le indagini. La mancanza di indizi anzi fa propendere per un allontanamento volontario. Mentre Roberto cerca di riprendere il filo della sua vita, alle spalle di un meschino deus ex machina si agitano passioni, ossessioni, tradimenti e gelosie.


Un thriller brutalmente reale, che racconta una storia così verosimile che in Italia potrebbero esserci più di un Roberto.
Lui è lo scarto della cucciolata, l'ombra del fratello Paolo, che al contrario è il prediletto della famiglia. In fondo, Paolo ha una vita apparentemente perfetta, mentre Roberto è quello che ha perso famiglia e lavoro nel giro di poco.
Qui entrano in gioco dei genitori che avrebbero fatti meglio a usare le protezioni invece che figliare.
Il protagonista per casi origlia una loro conversazione e sente una frase agghiacciante: "è tutta colpa tua se ci ritroviamo un figlio idiota, non poteva sparire lui invece di Paolo?"
Ho immaginato la reazione di Roberto simile alla mia quando mio padre ha detto che mi avrebbe sostituita tranquillamente con un'altra figlia se io fossi morta di leucemia. Già. Sarà perché ho vissuto un'esperienza simile, ma sono riuscita a mettermi nei panni del protagonista e per un attimo vivere la sua vita per nulla semplice.

Roberto aveva le sue beghe con la moglie, le delusioni e un rapporto con la figlia piccola da gestire, in più si aggiunge la sparizione di Paolo a complicare il tutto.
È qui che comincia la ricerca di Roberto, visto che le autorità sembrano impegnarsi veramente poco.
La parte thriller del libro è qualcosa di inaspettato. È una bestia in agguato che aspetta di poter colpire il lettore nel momento di maggiore concentrazione. E il lettore è così impegnato a trovare una soluzione al mistero, che non la vede neppure se è sotto il naso. E proprio quando meno lo si aspetta, quel mistero viene svelato.
Il finale mi ha lasciata sbigottita, non riuscivo a credere a come fosse andata. Ho impiegato un paio di giorni a realizzare di aver effettivamente finito la lettura. Sono davvero rimasta sorpresa in positivo! Non me l'aspettavo per niente e non in un momento come quello!

Quel che più mi è piaciuto del libro è che si analizza molto l'aspetto psicologico dei personaggi, facendo in modo di trasmettere tanti messaggi ai lettori che sono pronti a coglierli.
Ho, tuttavia, una piccola nota negativa da dire. Alcune descrizioni le ho trovate superflue. Mi sono sembrate scritte apposta per allungare il libro.

"Mia madre è una gabbia, lo è stata da bambino e ora che mi capita di trascorrere molto tempo a casa dei miei lo è ancora di più".

⭐⭐⭐⭐,5/5

lunedì 22 novembre 2021

La trilogia: Le Streghe di Blackhollow

Ciao, cari lettori! Per questa volta niente introduzione, dobbiamo passare subito al sodo. La recensione è lunga, ma speso possiate godervela lo stesso. ♥️



L'incipit introduce il lettore a un viaggio tortuoso, pieno di insidie. Con grande maestria, l'autrice ci fa capire lo stato d'animo della protagonista, triste e nostalgico, che si contrappone contrappone felicità e all'affettuosità della nuova arrivata. Lei irrompe nella routine mogia di Evie e attira l'attenzione su di sé.
Non solo la cugina Megan ha le attenzioni delle zie, ma dopo il suo arrivo succedono cose insolite. Una serie di omicidi dal marchio magico spingono Evie a indagare insieme a Rowen, mentre lei cerca di allontanarsi il più possibile dalla morbosità di Megan.

Comincia così un'avventura che porta Evie a fare delle scelte, giuste o sbagliate che siano. Quanto, però, le sue decisioni le hanno fatto del male? Quanto ha sofferto? E, al contrario, quanto ha fatto soffrire chi la ama profondamente?
Il suo dolore interiore si espande, ingloba gli altri e non le permette di vivere. Da una parte si sente soffocata da una famiglia che la opprime, mentre dall'altra parte deve fare i conti con il mondo magico che a momenti le si ritorce contro.
A tratti sembra un leone in gabbia, che vuole essere libero di vagare nella sua foresta e con la stessa ferocia di un leone ferito lei prova a urlare al mondo che sta male.
Attenzione, lei non è la vittima. Lei non si piange addosso, ma continua a lottare come meglio può.
Con l'aiuto di Rowen fronteggia creature paranormali, umani che le risucchiano i poteri, avvenimenti che lasceranno ferite profonde nel suo cuore e soprattutto se stessa.

A parer mio, durante tutta la trilogia Evie lotta contro di sé, anche se non se ne rende conto. Vorrebbe essere in un modo, ma non ci riesce; vorrebbe lasciarsi andare, ma le condizioni esterne non glielo permettono. Proprio come un leone in gabbia, ha paura di essere attaccata da ogni fronte e di essere privata dell'unica cosa che la fa sentire viva. Si tratta proprio di Rowen. Lei fa qualunque cosa per proteggerlo e soprattutto per evitare che gli altri rovinino il rapporto speciale che ha con lui.
La capisco, spesso ho questa paura anche io quando c'è di mezzo il mio "lui".
Evie, a differenza mia, è disposta anche a ferire la persona che ama se reputa che questo la proteggerà.

Sì, la trama l'ho trovata meravigliosa. C'è un'altra lotta, oltre a quella interiore, ed è quella contro un nemico apparentemente invisibile e invincibile. Evie, la sua congrega e Rowen dovranno superare ogni limite per uscirne vincitori. E a che prezzo? Ne vale la pena uscirne vincitori se i reduci hanno l'anima a brandelli?
Quello che mi ha trasmesso è stata proprio la stanchezza di combattere e il desiderio di mollare tutto e scappare via. Anche lì, a che prezzo? Quali sarebbe state le conseguenze se Evie fosse corsa in un posto sicuro? Quanti rimorsi l'avrebbero dilaniata?



 Con questa trilogia ho avuto l'occasione di vedere attraverso gli occhi dei personaggi e capire cosa lo stessero affliggendo nonostante all'apparenza sembrassero tutti quasi felici.

Mi è piaciuto soprattutto il fatto che nonostante le paure, le sconfitte e le sofferenze, ci sia stato un barlume di speranza che ha portato a un cambiamento graduale del carattere di ognuno di loro.

Nelle scorse recensioni ho dedicato molto spazio a Evie e Rowen, qui parleremo di chi silenziosamente li hanno aiutati.

Da una parte abbiamo Colt, il migliore amico di Evie e il rivale di Rowen, che l'ha affiancata in un momento difficile della sua vita. Ha portato un po' di felicità nella vita di Evie, anche se insieme hanno fatto scherzi di pessimo gusto. Ha impedito che lei si lasciasse andare e smettesse di lottare. È un personaggio fondamentale, che ci dimostra quanto anche un solo amico sia fondamentale nella vita di ognuno di noi. Davvero, abbiamo bisogno di qualcuno che ci sostenga e ci faccia da colonna portante quando stiamo per toccare il fondo. Un solo abbraccio può essere quel raggio di sole che rischiara le giornate più buie, quel miraggio che ci fa credere che ne valga la pena camminare ancora per un po' in mezzo a deserto apatico.

Per quanto Evie si dimostri indifferente al mondo, per quei pochi amici che ha farebbe qualsiasi cosa. E anche se alcuni, come Abby e Megan, non sembrano personaggi positivi nella sua vita, anche loro fanno la parte necessaria per infondere coraggio alla protagonista.
In tanti la circondano, la apprezzano e la aiutano. Magari in silenzio, magari con un solo piccolo gesto, però la aiutano.

Inoltre, se dobbiamo guardare la parte più tecnica della storia, i personaggi sono tutti diversi tra loro. Hanno peculiarità che altri non hanno e ci sono proprio degli elementi che contraddistinguono ognuno di loro, permettendo al lettore di inquadrarli subito e non dimenticarli più.



Non dedicherò molte parole allo stile piuttosto che al lessico. Ho dedicato abbastanza parole nelle precedenti tre recensioni, in cui ho spiegato cosa mi avesse dato particolarmente fastidio. Vi invito a dare uno sguardo agli altri post. Nel frattempo, vi accenno che avrei preferito leggere dei dettagli in più. Sono quel tipo di lettore un po' precisino, che vuole sapere di tutto e di più sui personaggi e sulla trama. Se vedo che qualcosa manca ed è qualcosa di importante per me, sento come se la storia non fosse completa al 100%.
Ed è strano, ma ricordo molto bene quelle che per me sono delle mancanze e tendo a dimenticarmi di quelli che sono effettivamente i punti di forza. Nella mia testa, se mi nominate un libro simile, c'è una cosa come "ah sì, quello è il libro in cui ci sono stati questi e quest'altri errori" e tenderò a parlare molto di quello che avrei voluto leggere, invece di valorizzare il libro.
Non so se mi sono spiegata bene.


La trilogia mi è piaciuta? Certo che sì. La consiglierei? Ovvio. Magari ai lettori adolescenti, che vorrebbero una protagonista in cui rispecchiarsi.
Un punto a favore, sicuramente, è il prezzo di ogni singolo libro: a portata di tutti, anche dei lettori più giovani che non se la sentono di chiedere troppi soldi ai propri genitori.

Se cercate un libro che vi regali grandi emozioni, questo probabilmente è quello che fa per voi!

⭐⭐⭐⭐/5

venerdì 19 novembre 2021

Le Streghe di Blackhollow 3

Terzo e ultimo capitolo, "Le Streghe di Blackhollow - La fine" parla di una sfida epocale tra Evie, i suoi amici e degli inaspettati alleati contro dei nemici potenti e determinati a spazzare via la magia anche a costo di usarla loro stessi. Ci sono nuove rivelazioni, legami che si rompono e altri che si saldano. Ed è anche il capitolo in cui i personaggi maturano gradualmente e si rivelano per quel che sono al 100%.



Titolo: Le Streghe di Blackhollow - La fine

Autore: Cecilia Claudi

Data di pubblicazione: 18 settembre 2020

Pagine: 505

Prezzo: 12,90 (cartaceo) e 2,49 (ebook) 

Trama: Vedere lo scuolabus bruciare fa capire a Evie che ormai le cose stanno sfuggendo dal suo controllo in modo disastroso. Per quanto provi a sistemarle, ormai potrebbe essere troppo tardi.
Come se non bastasse, comincia ad essere evidente che c'è un nuovo giocatore in gara. Uno con cui non aveva ancora fatto i conti e che sembra sfuggente quanto un fantasma. Solo che potrebbe essere più vicino a lei di quanto non si renda conto.
Evie dovrà rimettere in discussione ciò che sa e le persone di cui si fida, se vorrà riuscire a concludere questa guerra. Vincerla, però, potrebbe costarle più di quanto si immagina.



Ho iniziato la lettura in fretta e furia perché si viene subito catapultati al centro dell'azione. C'è tanta tensione per via di un incidente ed Evie mette a nudo i suoi sentimenti in un momento in cui Rowen poteva rischiare di non farcela.
In fondo, anche se lei vuole sembrare fredda e menefreghista, è una ragazza dal cuore d'oro che è disposta a sacrificarsi pur di non far soffrire le persone che ama.
Verso la fine, e direi meno male, esce fuori il suo lato migliore. Ho amato Evie soprattutto in quel momento lì e mi piacerebbe tantissimo leggere uno spin-off su com'è diventata e com'è maturata la sua relazione.

Inoltre, grazie a degli eventi poco piacevoli per i protagonisti, si scopre che anche Rowen ha degli scheletri nell'armadio e che Evie non è l'unica ad aver avuto problemi. È proprio per via della morte della madre, che i nemici di Evie spuntano fuori e decidono di uccidere tutte le streghe. Mi sono sorti un po' di dubbi a quel punto della lettura: com'è nato quel gruppo di sbandati? Perché sono così determinati? E non mi riferisco al momento della narrazione, all'origine di tutto. Penso che questo pezzo sia fondamentale per entrare nella mentalità del nemico perché si capiscono i principi e anche il motivo per il quale sopravvissuto nel tempo.
Mi manca un altro pezzo di spiegazione, ovvero la funzione del cerchio di sale o come funziona la Maledizione del Silenzio. Ecco, cose del genere sono state solamente menzionate senza analizzarne nel concreto.
Un lettore che magari non se ne intende di magia o esoterismo, vorrà sapere cosa intende l'autrice. L'impressione che ho avuto io è che si sia dato per scontato il fatto che i lettori sapessero già tutto dato che si sfrutta tantissimo il cerchio di sale in libri o serie tv paranormali.
Ecco, magari è stata una mia impressione sbagliata, quindi sarebbe bello avere un confronto con altri lettori e capire se mi sono immaginata tutto.

Il libro in sé me ne ha ricordati altri due. "I diari delle Streghe" di Lisa Smith si basa su una congrega i cui membri sono sempre lì a begarsi. Anche lì c'è una sorta di triangolo amoroso, ma stavolta preso dal punto di vista della ragazza che si frappone tra i due fidanzati. E c'è ovviamente il conflitto da affrontare, che però qui si traduce in qualcosa di molto molto più contorto. Ecco, se vi è piaciuto "Le Streghe di Blackhollow", vi consiglierei anche questa saga. Al contrario, se vi sono piaciuti "I Diari delle Streghe", vi consiglio la lettura de "Le Streghe di Blackhollow"

Di recente poi sono venuta a conoscenza dei fantastici manga di Death Note e devo dire che ho trovato delle somiglianze tra Megan, la cugina di Evie, e Misa Misa. Soprattutto il modo morboso con cui entrambe si sono attaccate ai ragazzi (Rowen/Light)

Il finale, dopo mille sofferenze e drammi, è stato epocale e più che giusto per un personaggio kcome Evie. Davvero, è una di quelle volte in cui approvo com'è andata e come si è conclusa la battaglia finale. Dopo l'ottava stagione di Game of Thrones non do più per scontato che un finale possa essere bello, però per Evie è andata diversamente e a me va bene così.
Devo dire che è stato esplosivo, una carica di emozioni così grande che ho provato solo dopo aver letto Acowar o "Le storie perdute" di Licia Troisi.
Ho passato i giorni i successivi a pensare al percorso della protagonista e mi sono sentita come se mi mancasse un pezzo dato che non avevo più la trilogia da leggere. Ho provato tante cose messe insieme e poi all'improvviso sono tornata alla realtà. Lì per Lì ho detto "wow, è stato bello poter vivere la vita di Evie nonostante tutto".

"Non puoi pretendere che io spenga e accenda i miei sentimenti a piacimento. L'ultima volta che ho controllato non ero ancora una lampada."

⭐⭐⭐⭐/5

domenica 14 novembre 2021

Streghe di Blackhollow 2

 Ciao, ragazzi. La recensione di oggi parlerà di alcuni aspetti di "Le Streghe di Blackhollow - l'iniziazione".

Dopo il primo volume, non ho resistito e sono passata subito a leggere il sequel. Se il primo era solo un'introduzione, questo ci permette di entrare nella testa di Evie e di capire molti suoi comportamenti.
Andiamo però a scoprire nel dettaglio di cosa si tratta.



Titolo: Le Streghe di Blackhollow- l'iniziazione

Autore: Cecilia Claudi

Pagine: 323

Prezzo: 12,90 (cartaceo) e 1,99 (kindle)

Data di pubblicazione: 31 gennaio 2020

Genere: Urban fantasy

Trama: Evie sta cercando di destreggiarsi nelle nuove dinamiche della sua vita. Ha di nuovo libero accesso ai suoi poteri, ma questa sembra essere l’unica nota positiva. Infatti Megan non controlla ancora i suoi poteri, il legame con Rowen é ormai reciso, la sua congrega ha perso fiducia in lei e le sue premonizioni sembrano iniziare ad avverarsi.
Questo non è il peggio, però.
Una guerra inaspettata è iniziata e deve trovare il modo di fermarla, prima che qualcuno si faccia male. Ciò che è successo il giorno della partita ha provocato una dolorosa reazione a catena che necessita di una mossa drastica e definitiva per essere interrotta, ma avrà il coraggio di farla quando ce ne sarà bisogno?


La prima cosa che ho apprezzato tantissimo è lo stile della scrittrice, grazie al quale la lettura è stata piacevole e scorrevole. Trovo che comunque, per i temi affrontati in questo volume, Cecilia Claudi abbia usato molta delicatezza pur facendo intuire la gravità della situazione.
Infatti è proprio qui che si hanno alcune delle risposte sul passato di Evie ed è qui che si nota quanto il rapporta madre-figlia sia tossico.
Sono riuscita a immergermi nel panni di Evie e sono giunta alla conclusione che anche io avrei avuto il suo stesso comportamento. Pensateci: avere una madre che vi disprezza perché le ricordate i suoi errori da giovane, una madre che vi tratta male solo perché esistete o perché non ha voglia di preoccuparsi seriamente di voi. Poi da un giorno all'altro arriva una cugina sconosciuta che riceve tutto l'affetto che vostra madre non vi ha mai dato in tutta la vita. Eh sì, quella madre lì non avrebbe meritato il mio rispetto esattamente come non lo merita lei.
Penso che sia il personaggio più detestabile che ho trovato, a maggior ragione dopo che lei con la scusa "Sei mia figlia" l'ha picchiata e messa in punizione. Insomma, qualcuno avrebbe bisogno di uno psichiatra.
Mi è dispiaciuto molto per Evie soprattutto perché già aveva i suoi problemi con Audra e Samantha, di certo non servivano anche drammi famigliari.

Sorvolando sulla questione, dall'altra parte c'è Rowen che poverino aspetta il momento in cui Evie sarà pronta a dichiarare apertamente la loro relazione. Per tutto il libro si è creata una suspense che si allevia solo nel volume successivo.
Il loro rapporto è complicato, deve rimanere nascosto e va bene. Non lo capisco, però non mi lamento. L'unica cosa che ho da dire è che ho trovato leggermente forzato il tira e molla che c'è tra loro due.

Rapporto che ho amato decisamente di più è quello tra Evie e il suo migliore amico Colt. Lui è il classico rubacuori della scuola però con lei si scioglie e si preoccupa come farebbe un fratello o un genitore. Colt è probabilmente l'unica persona in grado di capirla e aiutarla sul serio, ma lei si ostina ad allontanarlo e a ferirlo. Anche qui mi è dispiaciuto tanto, però ho capito il motivo per cui lei gli nasconde i problemi. L'avrei fatto anche io.

Un'altra cosa che mi è piaciuta del libro è la fine. E non intendo in senso dispregiativo del termine. La fine mi ha dato un'adrenalina assurda tanta di quella curiosità che ho aspettato due secondi prima di cominciare il terzo volume. Fa il suo figurone e ti spinge a finire la trilogia con una foga tale da terminarla nel giro di pochi giorni.
Un punto a favore è sicuramente il capitolo dedicato a un "preview" di quello che verrà dopo. Penso sia una grande strategia perché se un lettore non è convinto di proseguire o meno la lettura, ha almeno un piccolo assaggio di quello che arriverà e potrà valutare anche in base a quello se acquistare o meno il libro successivo.

⭐⭐⭐⭐/5

"Penso tu stia facendo una cazzata."
"Grazie. È quello che ho sempre sognato di sentirmi dire."


venerdì 12 novembre 2021

Le Streghe di Blackhollow 1

Eccomi qui come promesso nelle storie. In questi giorni riprenderò in mano le collaborazioni e man mano pubblicherò le relative recensioni. Ci sono libri che ho letto mesi fa e che magari avevano già una recensione scritta su carta ed è proprio di quest'ultimi di cui parlerò per prima.
In questo caso, vi presento "Le Streghe di Blackhollow vol.1" dell'autrice Cecilia Claudi. 

Quando si parla di streghe e magia, leggerei qualunque genere di libro. Sono sempre stata un'appassionata del paranormale e delle creature misteriose come le streghe. Pensate che da bambina entrai in una biblioteca e chiesi espressamente un libro su di loro. La bibliotecaria dell'epoca mi guardò malissimo, ma acconsentì alla mia richiesta e mi diede una libro di circa 600 pagine con il nome e la descrizione di tutte le streghe della letteratura o della tradizione dei vari paesi del mondo. Quel libro lì non l'ho mai dimenticato, soprattutto perché per essere una strega asseriva che era necessario essere la settima figlia di una famiglia. E indovinate un po'? Mia madre è proprio la settima figlia in mezzo a tantissimi fratelli e sorelle.




Titolo: Le Streghe di Blackhollow- La Scoperta

Autore: Cecilia Claudi

Pagine: 268

Prezzo: 8,90 (cartaceo) e 1,99 (ebook)

Data di pubblicazione: 16 novembre 2019

Genere: urban fantasy

Trama: Evie ha sedici anni, è apparentemente cinica e dura. Ma questo non serve quando nella sua vita irrompe Megan, una cugina di cui non sapeva neanche l'esistenza finché non entra in lacrime a casa sua. Con quella timidezza e ingenuità è il suo esatto opposto, ma ciò che le riesce ancora più difficile da digerire è l’improvviso interesse che Megan sembra scaturire in tutta la scuola. Le cose, però, stanno cambiando. Non è solo l’arrivo di sua cugina che sembra sconvolgere le dinamiche familiari, o il violento omicidio rituale che sembra minacciare la quiete della cittadina e che sembra essere in qualche modo connesso a Evie, ma c’è qualcos’altro in agguato nell’ombra. Qualcosa che la fa tremare fino alle ossa.In un incastro di bugie e segreti, si ritrova a chiedere aiuto a una persona inaspettata, l’unica che sembra già in parte coinvolta e che potrebbe aiutarla a rimettere insieme i pezzi della sua vita. Ma è una scelta saggia? Evie deve imparare a capire di chi fidarsi, prima che sia troppo tardi.


Torniamo a noi. Le Streghe di Blackhollow ha come protagonisti Evie e Rowen, due adolescenti alle prese con i loro problemi e le loro relazioni. La ragazza è una strega, ma anche lui ha qualcosa di particolare. Nasconde un segreto che Evie vorrebbe conoscere, dato che dopo ogni loro avventura sorgono sempre più dubbi su Rowen.
Da subito si capisce che tra di loro c'è qualcosa, tuttavia Evie si ostina a ripetere che non possono stare insieme perché è sbagliato. Queste affermazioni non le ho viste di buon occhio. Insomma, se si provano sentimenti forti, perché non stare insieme? Dov'è il problema. Il problema però non viene spiegato nel primo libro e a primo impatto ho creduto che Evie e Rowen fossero una brutta copia delle coppie toxic delle fanfiction di Wattpad. Mi sono sbagliata e anche tanto. Non immaginate la mia sorpresa quando ho scoperto il reale motivo per cui Evie continuava a nascondersi e a rifiutarlo. Diciamo che è stato un colpo di scena che ha fatto acquisire molti punti alla trilogia. Approfondiremo l'argomento nelle recensioni dei prossimi giorni.

E sì, al centro della trama c'è la storia d'amore tra i protagonisti, ma intorno a loro si svolgono eventi di ogni sorta. Prendiamo come esempio gli omicidi assurdi che saltano fuori in una cittadina tranquilla come quella di Evie. Il ritrovamento del primo corpo ha contribuito a creare un'atmosfera cupa, angosciosa e allo stesso tempo elettrizzante. È la caratteristica che mi è piaciuta di più nel primo volume soprattutto perché aumenta man mano che si sfogliano le pagine. Mi ha messo curiosità e tanta voglia di scoprire chi fosse l'artefice di così tanti omicidi. Dei compagni di scuola o qualcuno di totalmente differente? Chi avrebbe il coraggio di uccidere degli innocenti?

Per quanto riguarda Evie, ho avuto un rapporto di amore e odio. Da una parte del adoravo per le sue stoccate e il suo rapporto con la cugina, ma dall'altra non sono riuscita ad approvare molti dei suoi comportamenti. Lei tende ad agire da sola per risolvere le varie problematiche, creando così il dubbio dei guai. Ogni volta che ha l'occasione di chiedere aiuto, mente e lascia all'oscuro la sua congrega che sicuramente avrebbe accettato di buon grado di sistemare una volta per tutte i problemi di Evie con la magia.
Lei è una ragazza molto impulsiva, proprio per questa ragione non mi sono ritrovata in lei. A me piace riflettere e organizzare tutto prima di partire in quarta e combinare disastri.
Accanto a lei, per fortuna, c'è Rowen. Lui è davvero fantastico! Non so come descrivervelo, ma ci provo. È un ragazzo dal cuore d'oro, pronto a mettersi in gioco e a lavorare in squadra. Non lascia mai Evie da sola, salvandola da almeno un centinaio di pericolo. È premuroso, paziente e anche se sembra il classico ragazzo stronzo e popolare, si rivela essere uno a cui non importa più di tanto essere il più figo della scuola o il più bravo. A lui basterebbe l'amore di Evie per sentirsi a casa. E non a caso, loro due formano una coppia meravigliosa e li ho sempre appoggiati. Ero davvero in lacrime quando ho letto il loro finale perché mi sono arrivati dritto al cuore e mi ci sono affezionata tanto, avvetando sia i pregi che i difetti. Penso che se vi piacciono gli urban fantasy con tanto amore e delle note cupe, questo potrebbe fare a caso vostro. Lo consiglio maggiormente ai lettori di età compresa tra i 14 e i 20 anni, però anche per i più grandi potrebbe essere una lettura valida.

C'è, però, una cosa che non mi ha convinta in tutti e tre i volumi. Nel primo in particolare, non si capisce come funzioni la magia. Attraverso le varie scene di azione, non vengono spiegate le "regole" del mondo magico. Ho avuto l'impressione che io come lettrice di fantasy dovessi già sapere quali fossero perché ormai sono viste e riviste. Qui mi sorgono tante domande: perché nessuno umano può scoprire la magia? Perché le energie vengono prosciugate dopo un incantesimo? Quali sono i poteri di Evie? Più o meno ho scoperto i poteri di tutti i membri della congrega, ma quelli della protagonista non vengono mai specificati. E con questo vorrei dire che è più difficile per un lettore immergersi nella storia se una parte fondamentale non è spiegata bene.

Un altro dettaglio che mi ha messo in difficoltà, è stata la grandezza delle parole. È tutto scritto con un carattere molto piccolo, e io che sono mezza cieca ci ho messo un po' per abituarmi. Inutile dire che l'ultimo libro l'ho finito in tre giorno lo stesso. Non so quale potere magico mi abbia trasferito Evie, ma ero così presa dalla lettura da non badare più al carattere.

Per il momento ho detto tutto quello che dovevo dire, ma tornerò presto per la recensione al secondo volume.

⭐ ⭐⭐,5/5

"Sei una dannata orchidea. Difficile da far crescere, ma quando sboccia è così bella che ricompensa ogni sacrificio".