Ciao a tutti, cari lettori. Era da un po' che aspettavo di parlarvi di libro ed era da altrettanto tempo che non vedevo l'ora di presentarvi la sua casa editrice.
Vi devo dire che non ho apprezzato del tutto la lettura e che ho qualcosa di ridire riguardo alcuni aspetti, però tutto sommato si è rivelata anche abbastanza piacevole.
Titolo: Il Mistero di casa Bell
Autore: Annalaura Siercovich
Editore: Horti di Giano Edizioni
Data di pubblicazione: 4 novembre 2020
Pagine: 164
Prezzo: 15,00 (cartaceo) e 6,57 (kindle)
Trama: Che fine ha fatto Ellen Bell? Estate 1816. La piccola Ellen è stata portata per la prima volta nel magico bosco dei Belt, il cui accesso è conosciuto da pochissimi, tra cui suo padre e suo nonno. Dopo tante emozioni vissute tra incredibili creature, nella notte viene rapita dalla sua cameretta; unica traccia che rimane è una disgustosa melma violacea. Di lei non se ne saprà più niente. 200 anni dopo, la vecchia Casa Bell viene acquistata dalla famiglia del giovane Nicolas che prende per sé la stanza nella soffitta, un tempo di Ellen. In un baule ritrova alcuni effetti della bambina e una sua vecchia foto. Da lì inizia una personale indagine per capire cosa sia realmente accaduto alla piccola, poiché bizzarre leggende del paese attribuiscono la causa della sparizione alle strane creature del magico bosco. Mistero, fantasia e avventura avvolgono questo conflitto tra Bene e Male, tra realtà e dimensione parallela, in un intreccio che non sarà facile districare.
Preparatevi a immergervi in una storia piena di magia, dai toni fiabeschi che vi porteranno a ricordare con tenerezza i racconti della buonanotte della vostra infanzia.
Troll, fungotti, fate, streghe e stregoni: qui potrete riscoprire, attraverso gli occhi di Nicolas, il Piccolo Popolo irlandese in modo del tutto originale. Infatti, verrete catapultati in una magica avventura costellata da un mistero vecchissimo. Giungerne a capo sarà terrificante, però Nicolas è deteterminato a scoprire ogni cosa.
Ho adorato da morire le figure dei fungotti, piccoli esseri magici che mi hanno strappato un sorriso ogni volta che comparivano nella narrazione. Non ne avevo mai sentito parlare prima d'ora e proprio per questo ho trovato l'idea dell'autrice geniale.
Consiglierei tuttavia il libro a dei lettori più grandi perché temo che i piccini non apprezzerebbero una lettura così pesante. E vi spiego anche il perché.
Sebbene io abbia apprezzato la trama e i colpi di scena del libro, ci sono alcune cose che non mi sono proprio andate giù. Avrei preferito che la parte più tecnica fosse stata gestita meglio.
Partiamo dalla cosa che risalta subito agli occhi: la copertina.
Io la troverei appropriata per un romanzo storico. Mi dà l'idea di un qualcosa di profondo e antico, di storie narrate tra le spighe di grano delle campagne italiane. Quindi, a parer mio, non si addice affatto a un fantasy che riprende il piccolo popolo.
Inoltre, se mi posso permettere, prendere un'immagine e piazzare un titolo senza che il tutto si amalgami non mi sembra una scelta corretta per una pubblicazione che deve attirare il maggior numero di lettori possibili.
Se l'occhio vuole la sua parte, una copertina poco armoniosa e di scarsa qualità non invoglia ad acquistare il libro.
Un errore su cui io non ho voluto chiudere un occhio è stata la scelta del "tell don't show". Durante la narrazione ci sono stati degli spiegoni molto lunghi che mi hanno annoiata e che sicuramente annoierebbe un lettore di dodici o tredici anni. Hanno smorzato la magia della storia e mi hanno fatto pensare solo "ok, ma quando si passa all'azione?"
Negli anni non hanno fatto altro che ripetermi di usare il "show don't tell" e ora, cara scrittrice, io rivolgo a te lo stesso consiglio che editor e scrittori hanno dato a me con tanta insistenza.
Altra cosa che ha fatto precipitare la narrazione è stato l'uso di periodi veramente lunghi, che si sarebbero potuti spezzare con un semplice punto.
Nonostante questo però vi invito a fare una possibilità al libro, soprattutto se Amate le fiabe e desiderate rivivere i periodi felici della vostra infanzia. Se non siete un tipo di lettore esigente come me, che presta attenzione soprattutto alla grammatica e allo stile, vi invito a non farvi frenare dalle mie parole e godervi questa lettura senza alcun problema.
⭐⭐⭐/5
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