Ciao, cari lettori. Oggi, sfortunatamente mi hanno messo in quarantena insieme a tutta la mia famiglia. Per non pensare ai 10 giorni che mi toccheranno, ho pensato di pubblicare una recensione. Così, un po' per tenere impegnata la mente e un po' per non farmi prendere dall'ansia.
L'opera di cui vi parlerò oggi, è una delle prime letture che ho fatto dopo il blocco del lettore durato mesi e mesi. Sono soddisfatta di aver ripreso con questo e con "The Chosen One", perché sono entrambe letture da 5 stelle che meritano tanto.
Titolo: Roxanne - L'ultimo incanto volume 1
Autore: Valentina Cavallese
Editore: self-publishing
Data di pubblicazione: 17 febbraio 2018
Pagine: 253
Prezzo: 10,40 (flessibile) e 2,99 (kindle)
Trama: Ai piedi del monte Baker, circondata da antiche palizzate, la piccola cittadina di St. Leonum custodisce da secoli un segreto: l'esistenza della magia, prerogativa di pochi eletti. Roxanne Seamus, giovane incantatrice di lupi dallo spiccato senso dell'umorismo, preferisce di gran lunga non farne parte. Del potere speciale che possiede non sa proprio cosa farsene: non le permette di fuggire dal clan a cui appartiene, né di vivere in pace con il suo famiglio, né di avere amici. Tutto cambia quando i signori Seamus affidano la sicurezza della loro unica figlia a un guardiano, proveniente da un'antica stirpe di maghi. Poco dopo, un ragazzo misterioso giunge in città e chiede di essere ammesso nel clan dei Noctelupos; nessuno, tranne Roxanne, sembra sospettare di lui, eppure, dal suo arrivo, terribili eventi si abbattono su di lei. Ora, nell'aria danzano profumi mai conosciuti prima: amicizia, amore, pericolo. Menzogna. Paura. Per scoprire chi è l'artefice dei suoi incubi, Roxanne dovrà mettere in dubbio tutto ciò in cui ha sempre creduto, perdere ciò che ha sempre amato. Farsi a pezzi, per riscoprirsi intera. Perché anche dietro un atto di estremo dolore, si annida l'evoluzione.
Estratto: «Poco fa mi hanno avvertito che sei una ragazza un po' aggressiva, stramba e solitaria, ma non gli ho dato molto peso. Dopo questa esperienza concludo che sei molto suscettibile, egocentrica e sgarbata.» Sorvolai su quelle labbra e precipitai, colpita da una particolare parola pronunciata: prima di allora non l’avevo mai associata a me. Pesò sulla punta della lingua e affondò dritta giù per la gola; si ancorò, da qualche parte.«Egocentrica?»«Non è per forza un difetto. Bisogna essere egocentrici per sopravvivere. Anzi, credo che questo tuo modo di essere ci accomuni più di quanto tu possa pensare. Egocentrico è chi conquista, ma anche chi non vuole essere conquistato.» Le parole vagarono nella mia testa come uno stormo impazzito. D’un tratto, un odore nuovo mi solleticò le narici, di pulito, di pino, di resina, e mi sentii invasa, allarmata, ingabbiata. Un alito di respiro mi sfiorò le guance; Ludovic si era accostato a me. Sondava i miei occhi in profondità, immobile; tutto si era fermato, ma non sapevo quando, come. «Sì, hai proprio degli occhi splendidi.»
"I fiori sanno da soli come sopravvivere, come ogni creatura vivente. Lì dentro, tra quelle vecchie mura... cosa potrai mai vivere."
Sapete cosa mi ha catturato subito e mi ha fatto presagire che avrei passato delle ore in buona compagnia? Il word-building. Oh, ragazzuoli, voi non avete idea del mondo fantastico che l'autrice ha costruito. È tutto pensato nei minimi dettagli, facendo trasparire anche il suo impegno nel documentarsi. Ogni pezzo del suo mondo si basa su libri che parlano di spiritualità e di cultura nativo-americana. Si parla di Chakra, di equilibrio energetico, di portali che conducono ad altre dimensioni, di famigli e della magia nella sua definizione più moderna. Infatti, qui non troverete streghe e stregoni che lanciano incantesimi con la sola forza del pensiero o che modificano lo spazio e il tempo senza badare alle conseguenze. In "Roxanne" troverete un sistema magico scandito da regole ferree che sono state creare apposta per proteggere tutti gli esseri magici.
I personaggi sono in completa armonia con la natura e agiscono attraverso il suo benestare. Questo è sicuramente un punto che ho apprezzato, non solo perché i nativi americani nutrivano un forte rispetto per le foreste e i suoi abitanti, bensì perché al giorno d'oggi veramente in pochi riescono ancora a tenere fede a questi principi. Sono del parere che se fossimo tutti più responsabili e consapevoli, la natura ne sarebbe grata e ci avvolgerebbe di nuovo nel suo abbraccio caldo.
Inoltre, gli studi dell'autrice si sono intrecciati meravigliosamente ai personaggi da lei creati e ai loro problemi mondani.
Visto che li ho nominati, vi dico che mi capita sempre più spesso di avere preferenze su qualcuno di loro, ma non in questo caso.
In "Roxanne" mi sono piaciuti veramente tutti perché ognuno ha avuto qualcosa di importante da comunicarmi. E attenzione, non sto dicendo che i personaggi siano dunque uguali tra loro, anzi: che si tratti di famigli o di persone, ho trovato etiche morali e caratteri differenti tra loro. Ho apprezzato ogni loro sfaccettatura, anche quelle di chi ha commesso atti alquanto discutibili.
"Malleabile è il nostro corpo, non il nostro spirito, motivo per cui sospettavo che quest'ultimo fosse propenso all'infelicità."
Roxanne, la protagonista, è una ragazza molto severa con gli altri e ancor di più con se stessa. Credo che le esperienze vissute l'abbiano resa più matura dei suoi coetanei, non a caso si nota la grande differenza tra Rachele e lei.
Avete presente quando fa freddo e i petali si richiudono? Ecco, io ho trovato così Roxanne: uno splendido fiore che sta cercando di resistere a una bufera nella speranza che prima o poi tornerà il sole.
Il problema è che lei sin da piccola è stata costretta a rimanere rinchiusa in un angolino perché possiede un potere che fa paura ai suoi superiori. Mi ha fatto rabbia, tanta rabbia, dato che lei non ha scelto di nascere così e non le è stato dato nemmeno il beneficio del dubbio. Avrebbero potuto, ma sicuramente agli Oculus è risultato più facile soffocare un potere piuttosto che capirlo e trasformarlo in qualcosa di buono. In più, quando riesce a fidarsi un minimo di qualcuno, viene tradita.
Io da questa ragazza mi aspetto una furia incredibile nei prossimi due volumi. Ho voglia di vederla arrabbiata, desiderosa di vendetta per quel che è successo. So che lei è molto tranquilla e poco agguerrita, però se decidesse di tirare fuori gli artigli io la appoggerei totalmente.
Tobias, il suo guardiano Noxumbra, è un punto fermo nella vita di Roxanne. Mi ci sono affezionata molto, soprattutto da quando le ha portato una fetta di torta preparata dalle madre di lui. Tra i due si instaura un rapporto sincero e bello tanto quanto fragile. Ho l'impressione che vada coltivato nel tempo, con tanta pazienza da parte di entrambi. Sempre che sopravvivono a quello che arriverà nei prossimi libri.
Cosa dire invece di Ludovic e Lucius? Mi hanno affascinata sin dal momento in cui sono comparsi. Sono uomini ambigui, senza una vera e propria morale: ciò che importa è raggiungere l'obbiettivo finale indipendentemente dal prezzo che c'è da pagare. Che si faccia uso di magia nera, che si commettano omicidi, che muoia un parente, loro andranno avanti fini alla fine. Poco importa se si giungerà a una vittoria di Pirro, a loro andrà bene lo stesso finché sono in piedi. Sono meschini, bugiardi, traditori e tante altri aggettivi dispregiativi, però a me sono piaciuti. Ho amato il modo ipnotico in cui Lucius riesce e catturare l'attenzione dei suoi interlocutori, così come la sua capacità di mascherare i suoi intenti. Di Ludovic, invece, mi ha attirato il carattere simile a quello delle serpi: si è insinuato nel cuore di Roxanne per poi strapparglielo via. Nello stesso modo in cui ha costruito un castello di carte, l'ha anche buttato giù. Non un solo battito di ciglia, non un solo ripensamento.
Il finale, cari lettori. Il finale è stato fantastico. C'è stata una battaglia che mi ha coinvolto più di qualunque altra scena del libro. Tutte le morti che ci sono state mi hanno colpita in pieno, persino quella del fratello di Ludovic. Ho provato così tante cose insieme che quando ho chiuso il libro sono rimasta ferma a pensarci per un po', con il cuore che batteva fortissimo. Non sapevo se scrivere all'autrice, alle mie amiche del bookstagram o se preferire raccontare a mia sorella tutto quello che ho letto.
Penso di essere rimasta soddisfatta al 100% in questo caso. Il libro l'ho trovato completo sotto ogni punto di vista o almeno, io vi ho trovato tutti gli elementi che cerco in un romanzo: ottimo livello grammaticale, eccellente word-building, grandi emozioni da poter ricordare e una splendida copertina. In più, ho visto tanta attualità in un'opera che comunque parla di fantasy.
"C'è un fuoco che arde dentro di te. Non permettere a nulla di spegnerlo. Tutto il resto è relativo, non è molto importante."
⭐⭐⭐⭐⭐/5