Titolo: Fenix e la chiave di Moses - il torneo di Hûn
Autore: M. E. Loi
Editore: Bookabook
Data di pubblicazione: 17 settembre 2021
Lunghezza: 375 pagine
Prezzo: 18,00 (cartaceo) e 6,99 (ebook)
Trama: Fenix, giovane figlia di Adham, per metà umana e per metà elfa, ha passato gli ultimi tre mesi della sua vita a Miriël, lontana da casa e da sua madre. Lì ha potuto frequentare i Giardini, la scuola elfica per eccellenza, e conoscere alcuni dei figli di Minhar che popolano Ethernity, la capitale degli elfi. I tre giorni di licenza a casa provano però Fenix nell’animo: è venuta a conoscenza di una triste verità riguardante suo padre e l’amicizia con Andrew ha preso un taglio decisamente inaspettato. Con il cuore in subbuglio, la Ragazza di Luna torna ai Giardini sempre più decisa a scoprire chi sia il suo tutore. La luminosa capitale degli elfi, però, sta per essere inghiottita da un’oscurità proveniente da un sanguinoso passato, e i Corvi, seguaci del crudele Tragokadon, si stanno adoperando per farle strada. Inoltre, le insidiose prove del Torneo di Hûn si avvicinano, e Fenix ha deciso di parteciparvi, sicura del supporto dei suoi amici. Ma se si sbagliasse? Perché nulla è ciò che sembra…
"Il tempi può essere un grande ostacolo, ma anche un grande alleato nella vita. E tu, in quali vesti decidi di utilizzarlo?"
All'inizio veniamo catapultati in un nuovo regno: Hades. Lilith, il mezzo demone, torna a casa grazie alla licenza e fa scoprire al lettore un mondo più spietato di quello a cui eravamo abituati nel primo volume. E sapete cosa? Mi è piaciuto da morire. Se Mirïel nasconde sotto il tappeto il marcio della sua società, qui i demoni non si preoccupano di rivelare il loro vero carattere e di scatenare il peggio di sé.
In più, è stato bello poter scorgere un minimo di quello che passa per la testa di Lilith. Per quanto il capitolo con il suo povero sia stato corto, sono riuscita decisamente ad affezionarmi a lei e a immergermi nei suoi panni.
Da questa situazione mi è venuto in mente un graffito di Bansky, che ho dovuto studiare a scuola.
C'è anche da dire però, che se da una parte la governante nasconde il marcio, dall'altra parte Fenix e i suoi amici tirano fuori tutto e lo mettono in vista.
La protagonista invece, a differenza di Lilith, mi ha lasciato un po' allibita sempre per lo stesso motivo che ho scritto nella scorsa recensione. Piano piano, però, già in questo volume ha iniziato ad avere più consapevolezza di ciò che la circonda. Infatti, da una parte le manca la madre e capisce che Mirïel in quel momento non è casa sua, ma dall'altra parte non capisce ancora a cosa sia dovuto quello che prova.
Lei ha tanti punti interrogativi, senza riuscire a trovare risposte. Ho davvero paura di sapete in che modo Fenix otterrà quelle fatidiche risposte.
Per quanto mi riguarda, invece, non ho apprezzato granché la grande quantità di domande che qui sono sorte e che si sono aggiunte a quelle che erano già presenti dal primo libro. È che all'inizio si parte con una grande rivelazione e poi è un continuo brancolare nel buio. Avrei apprezzato sapere almeno qualcosa in più sulle due nuove rettrici o qualunque altro personaggio ancora misterioso.
Allora stesso tempo, però, capisco anche che l'autrice abbia giàprogrammato tutto e che durante il corso dei restanti quattro libri, si scopriranno le carte. So che la sua non è incompetenza e so che ogni singola parola non è stata scritta a caso, sperando di conquistare il lettore.
Credo anche che in questo caso non sia il libro a conquistarci, bensì è il lettore stesso che cade in una ragnatela e che rimane ammaliato dalla scrittura di Mariella Loi. L'attenzione è sempre alta e spesso per un grande motivo: ci sono paragrafi in cui penso che il narratore si rivolga direttamente a me che reggo tra le mani il libro e ne sfoglio le pagine. Avete presente quando qualcuno vi inchioda con lo sguardo? Ecco, ho provato la stessa cosa durante la lettura e mi è sembrato difficile poter fare altri fuorché leggere.
Ultima cosa e poi sparisco fino alla prossima recensione: il torneo di Hûn. Per tutto il volume ho atteso di poter scoprire di cosa si tratta e poi è durato meno di quello che mi aspettavo. Diciamo che c'è stato tanto hype e poi l'evento si è dissolto così, come se non fossero successe cose significative.
"Le nostre paure accecano gli occhi e assordano il cuore, e quando non si può più né vedere né ascoltare, si finisce con il brancolare nel buio più oscuro e freddo, trascinando con se chi, con amore, è disposto a seguirci finanche nell'oscurità più terrificante e orribile."
3,5/5
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