Ciao a tutti, cari lettori! Da sempre parlo a tutti di quanto io sia innamorata del mito di Ade e Persefone. Ci sono affezionata tanto perché mi accompagna da anni e ho sempre amato le versioni in cui la storia viene narrata.
La versione di oggi, penso, la conoscete tutti. Non c'è un solo angolo del hookstagram che non ne parli. Avete capito bene, vi parlerò di A touch of darkness, libro che la Queen Edizioni mi ha gentilmente fornito per il review party.
Titolo: A Touch of Darkness #1
Autore: Scarlett St. Clair
Editore: Queen Edizioni
Data di pubblicazione: 17 febbraio 2022
Lunghezza: 350 pagine
Trama: Persefone è la dea della primavera, ma solo di nome. La verità è che, sin da quando era bambina, i fiori si avvizziscono non appena lei li tocca. Dopo essersi trasferita a Nuova Atene, la ragazza finge di essere una semplice giornalista mortale, in modo da poter vivere una vita senza troppe pretese. Ade, il dio dei morti, ha costruito un impero del gioco d’azzardo nel mondo dei mortali, e si dice che le sue scommesse preferite siano quelle irrealizzabili. Dopo un incontro con Ade, Persefone si ritrova a stringere un patto con lui, ma le sue condizioni sono impossibili: Persefone dovrà creare la vita negli Inferi o perderà per sempre la sua libertà. Questa scommessa, tuttavia, non si limiterà soltanto a smascherare il fallimento di Persefone come dea. Infatti, mentre lei cerca di coltivare i semi che le ridaranno la libertà, sarà l’amore per il dio dei morti a crescere... ed è proibito.
Quando mi è stato mandato il file sul kindle e me ne sono accorta, ho abbandonato qualsiasi altra lettura per cominciare Atod il prima possibile. Ero un po' diffidente, a esser sincera, ma più sfogliavo le pagine digitali e più mi sentivo attratta dalla storia nello stesso modo in cui le falene vengono attratte dalla luce.
Sin da subito mi hanno colpito due tematiche: il rapporto con i genitori e le gabbie che noi stessi ci imponiamo. Il libro invita a liberarsi di tutte le prigioni e di spiccare il volo perché niente vale più della nostra felicità. I limiti spesso ce li poniamo noi stessi e, quando decidiamo di liberarcene, nulla ci vieta di chiedere aiuto ai nostri amici o ai nostri partner.
Qui, Demetra è un vero e proprio carceriere invece di essere una madre. Cerca di tenere Persefone in una bolla di vetro, le impedisce di essere se stessa e la fa spiare di continuo. La protagonista non può muoversi senza che la madre sappia dove sia. È opprimente, è aberrante. Mi ha fatto fremere di rabbia ogni incontro tra le due perché Persefone, la mia dea preferita, ha sempre agito da sottomessa e sempre con la paura di essere punita. Mi ha un attimo spezzato il cuore la cosa. Ok, va bene pensare di agire negli interessi dei propri figli, ma Demetra non avrebbe mai dovuto permettersi di oscurare Persefone.
“Tu sei due cose per gli dèi”, le aveva detto quando Persefone era ancora una bambina. “Un gioco di potere o un semplice giocattolo.”
Ho amato la voglia della protagonista di trovare se stessa e il suo ruolo nel mondo, a dispetto dei desideri della madre. E quel che più ho rispettato è che Persefone non ha avuto l'esigenza impellente di relegare la sua felicità a un uomo. Ha cercato di creare qualcosa di nuovo da sola, senza l'aiuto di Ade. Ci è riuscita? Forse. Nel secondo volume potrebbe fare di meglio? Forse. Spero tanto di poterlo scoprire in futuro.
Spero anche di vedere il rifiuto che nutre per se stessa cambiare e diventare qualcosa di positivo. Lei è tante cose, ma deve ancora rendersene conto. Per me è stata Kore per tutta la durata della lettura, però alla fine l'ho riconosciuta come Persefone, regina dell'Oltretomba.
Ha tirato fuori gli artigli, così come dovremmo farlo tutte noi.
"Fai tanto l’indifesa, ma non hai mai preso una dannata decisione per te stessa. Adesso lascerai che sia tua madre a decidere chi ti puoi scopare?"
Ade? Cosa posso dire di lui. L'ho sempre adorato e qui ho amato ancor di più il modo in cui è stato descritto. Seppur gli altri pensino che sia crudele, tenebroso e quant'altro, in realtà lui nasconde un animo altruista. A differenza degli altri dei, lui aiuta le persone senza prendersene i meriti e senza vantarsene. Lui si preoccupa per il suo popolo e cerca di aiutare i vivi a trovare il loro potenziale. Proprio la parte che lui tiene nascosta è anche la più preziosa che Persefone non riesce a vedere. Lei permette ai pettegolezzi e alle apparenze di parlare al posto suo.
"Perché... fino a oggi, non credevo nell’amore."
Ho divorato il libro in più i meno due notti. Leggo gli ebook solo prima di andare a dormire, ma in questo caso non riuscivo a staccarmi dal pagine e andare a dormire senza sapere come Persefone avrebbe affrontato i suoi problemi. Così, più di metà del libro l'ho divorato in una nottata. Il giorno dopo ero uno zombie, tuttavia non mi pento di niente.
Potrei dire di essere totalmente soddisfatta di quello che ho letto, però una piccola cosa mi ha fatto storcere il naso. A volte le scene erotiche e i dialoghi che ci sono stati in quei momenti li ho trovati un attimo fuori luogo. Non sono riuscita ad apprezzarli, quindi non me la sento di dare cinque stelle piene.
«Potrei passare tutto il giorno a baciarti.» «Nessuno te lo impedisce»
⭐⭐⭐⭐/5
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