venerdì 25 febbraio 2022

Broken Heart: buona la seconda

Ciao a tutti, cari lettori! Dopo un libro horror, ho pensato di proporvi qualcosa di più soft e decisamente più romantico.
Ho accettato la collaborazione con la CE perché la trama e la cover mi hanno attirata tantissimo. Approfondendo poi la lettura, ho imparato ad amare la protagonista, ma anche a detestarla un attimino. Per quale motivo?



Titolo: Broken Heart: buona la seconda

Autore: Marina Galatioto

Editore: Cherry Publishing

Data di pubblicazione: 13 gennaio 2022

Lunghezza: 298 pagine 

Prezzo: 14,50 (cartaceo) 4,99 (kindle)

Trama: «Mi ricordi il film Pretty Woman. Le battute iniziali dicevano proprio questo, che qui a Hollywood si realizzano i sogni.»
Carol è un’affermata scrittrice il cui best-seller, scritto sotto pseudonimo, sta per diventare un film. Hollywood la attende e niente sembra poter andare storto, almeno fino a quando il produttore non decide di ingaggiare Benedict Devoe come attore protagonista del suo film, il suo ex marito. Ben non ha idea di chi si celi dietro la maschera del famoso scrittore e non riesce davvero a capire perché Carol sia sempre presente ad ogni provino e conferenza stampa. Quando stavano insieme, Carol era un’editor con qualche difficoltà a sbarcare il lunario e lui un aspirante attore con più sogni che speranze. La vita ha sorriso a entrambi dal punto di vista lavorativo, ma non si può dire altrettanto della loro disastrosa situazione sentimentale. Due cuori infranti che hanno ottenuto tutto dalla vita, tranne la cosa più importante. Saprà la città dei sogni dare loro una seconda opportunità?



"L'amore rende stupidi, ciechi, e del tutto sprovveduti."

Hollywood è il quartiere più famoso per chi è in cerca di opportunità. In particolare, gli aspiranti attori lì sperano di trovare il loro posto nel mondo. Tra gli aspiranti c'è anche Ben, un uomo il cui sogno è più importante di qualsiasi altra cosa e lo è così tanto da sfruttare le persone a lui più care.
Rimane solo, ovviamente, e nella miseria fino a quando finalmente non riesce a sfondare nel mondo del cinema. Ritorna dal suo amico o dalla sua fidanzata? No, certo che no.

Io non riesco ad apprezzare questo personaggio e non riesco nemmeno a tifare per il suo ritorno con Carol. Perché dovrei? Lui da solo si definisce un "cinico barstardo" e di fatto lo è. Dice che nel corso degli anno ha solo sfruttato le altre donne perché non le reputava degne della sua fiducia. Alla fine del libro, lui dice di essere andato a letto con una sconosciuta per dimenticare l'amore che prova per Carol. E il motivo? Lui dice semplicemente di essere un uomo.

Nonostante la sua redenzione finale, la mentalità di Ben durante la lettura è sempre la stessa. Mi chiedo come faccia la protagonista a provare attrazione per una persona che per anni ha usato le altre donne come degli oggetti sessuali e una persona che fa dei ragionamenti che non stanno né in cielo né in terra.
Non è tutto però, perché Carol dopo il divorzio è cresciuta tanto. Ha cambiato totalmente modo di pensare, si è svegliata ed è sbocciata in un magnifico fiore. Ha realizzato uno dei suoi sogni, ha una casa bellissima, ha degli amici dal cuore d'oro. In più, si è circondata da una dose elevata di cinismo.
Mi sarei aspettata che lei rifiutasse Ben fino alla fine, giusto per restare coerente ai suoi principi. Per me, con un solido "no", Carol avrebbe mandato un messaggio importantissimo a tutti i lettori.
Così, invece, ho ricevuto il pensiero che l'amore va seguito sempre e comunque, anche se non è sempre una mossa ragionevole.

"Dev'essere una vita triste quella di chi non si fida del prossimo ed è costantemente preoccupato dall'idea che qualcosa possa fregarlo."

Il libro però non è solo questo. Ho apprezzato da morire la figura fittizia di Leigh, così come tutte le ragioni che hanno portato a creare questo pseudonimo. Ho amato gli amici di cui Carol si è circondata e il percorso che l'ha portata piano piano ad aprirsi al mondo.
L'amicizia, in questo caso, è stato un pilastro importante e senza Carol non sarebbe riuscita ad ritrovarsi.
In particolare, Mike e sua moglie si sono rivelate delle persone dal cuore d'oro, che anche io vorrei avere nella mia vita. Sono la prova che non tutto ai piani alti è corrotto e opportunista. Inoltre, il loro amore è così vero e sincero che mi ha strappato un sorriso ogni volta che è comparso durante la lettura.

Quest'ultima è stata piacevole e leggera. Le pagine sono volate in un attimo perché sono riuscita a sentirmi parte della storia. È come se fossi stata vicino alla protagonista per vedere da vicino la sua evoluzione.

⭐⭐⭐/5

martedì 22 febbraio 2022

Furia

 Ciao a tutti, cari lettori. Quest'oggi vi presento un libro dalle sfumature oscure e spaventose, la cui lettura è consigliata solo se amate lo splatter. Siete pronti ad affrontare la terrificante isola degli zombie? 



Titolo: Furia

Autore: Giacomo Ferraiuolo

Editore: Delos Digital

Data di pubblicazione: 21 dicembre 2021

Lunghezza: 108 pagine

Prezzo: 2,99 (kindle)

Trama: Un’isola paradisiaca, mare cristallino e un silenzio sinistro che scuote Julia fin nelle ossa. In quel luogo così utopico non c’è niente di vivo, ma qualcosa che non dovrebbe camminare su questa Terra la sta braccando tra la vegetazione selvaggia.

Il Male è tornato, e la sua furia è implacabile.

Che cosa sei disposto a fare per salvarti?

Chi sei disposto a sacrificare quando la morte ti stringe tra le sue spire gelide?

Il contagio è appena iniziato, in un gioco senza regole tra predatore e preda.


Ho scoperto questa casa editrice poco prima di aprire il mio profilo nel bookstagram. È stata una vera e propria scoperta perché pubblica romanzi brevi di ogni genere. Ogni titolo è uno più interessante dell'altro e le copertine sono fantastiche. Insomma, la Delos Digital è veramente valida e merita di rientrare tra le mie preferite. 

Tra tutte le uscite mostrate sul loro sito, Furia mi ha attirata nello stesso modo in cui le falene vengono attratte dalla luce dei lampioni. La trama prometteva bene e devo dire che il contenuto del libro ha superato tutte le mie aspettative. 

Se siete alla ricerca di adrenalina, qui siete nel posto giusto. Proverete ansia, orrore e vi sentirete in trappola insieme ai protagonisti di questa storia agghiacciante. Alcune scene mi hanno fatto impressione, però sono state descritte in modo eccellente e le ho trovate bellissime tanto quanto spaventose. 

La trama l'ho trovata originale, soprattutto perché l'origine degli zombie è dovuta a degli esperimenti del governo. Il finale, poi, è stato fantastico perché lascia un dubbio nella testa del lettore. 
Non ho dato il massimo dei voti perché l'inizio, al contrario del finale, l'ho trovato un attimo confusionario. Le dinamiche della vita privata dei personaggi non mi è stata ben chiara, quindi avrei preferito leggere qualche spiegazione in più. 

"Qualcosa continuava a muoversi, qualcosa di vivo, anche se dentro di sé sapeva che doveva essere morto."

⭐⭐⭐⭐/5

venerdì 18 febbraio 2022

A Touch of Darkness

 Ciao a tutti, cari lettori! Da sempre parlo a tutti di quanto io sia innamorata del mito di Ade e Persefone. Ci sono affezionata tanto perché mi accompagna da anni e ho sempre amato le versioni in cui la storia viene narrata.

La versione di oggi, penso, la conoscete tutti. Non c'è un solo angolo del hookstagram che non ne parli. Avete capito bene, vi parlerò di A touch of darkness, libro che la Queen Edizioni mi ha gentilmente fornito per il review party.


Titolo: A Touch of Darkness #1

Autore: Scarlett St. Clair

Editore: Queen Edizioni

Data di pubblicazione: 17 febbraio 2022

Lunghezza: 350 pagine 

Trama: Persefone è la dea della primavera, ma solo di nome. La verità è che, sin da quando era bambina, i fiori si avvizziscono non appena lei li tocca. Dopo essersi trasferita a Nuova Atene, la ragazza finge di essere una semplice giornalista mortale, in modo da poter vivere una vita senza troppe pretese. Ade, il dio dei morti, ha costruito un impero del gioco d’azzardo nel mondo dei mortali, e si dice che le sue scommesse preferite siano quelle irrealizzabili. Dopo un incontro con Ade, Persefone si ritrova a stringere un patto con lui, ma le sue condizioni sono impossibili: Persefone dovrà creare la vita negli Inferi o perderà per sempre la sua libertà. Questa scommessa, tuttavia, non si limiterà soltanto a smascherare il fallimento di Persefone come dea. Infatti, mentre lei cerca di coltivare i semi che le ridaranno la libertà, sarà l’amore per il dio dei morti a crescere... ed è proibito.

Quando mi è stato mandato il file sul kindle e me ne sono accorta, ho abbandonato qualsiasi altra lettura per cominciare Atod il prima possibile. Ero un po' diffidente, a esser sincera, ma più sfogliavo le pagine digitali e più mi sentivo attratta dalla storia nello stesso modo in cui le falene vengono attratte dalla luce. 

Sin da subito mi hanno colpito due tematiche: il rapporto con i genitori e le gabbie che noi stessi ci imponiamo. Il libro invita a liberarsi di tutte le prigioni e di spiccare il volo perché niente vale più della nostra felicità. I limiti spesso ce li poniamo noi stessi e, quando decidiamo di liberarcene, nulla ci vieta di chiedere aiuto ai nostri amici o ai nostri partner. 

Qui, Demetra è un vero e proprio carceriere invece di essere una madre. Cerca di tenere Persefone in una bolla di vetro, le impedisce di essere se stessa e la fa spiare di continuo. La protagonista non può muoversi senza che la madre sappia dove sia. È opprimente, è aberrante. Mi ha fatto fremere di rabbia ogni incontro tra le due perché Persefone, la mia dea preferita, ha sempre agito da sottomessa e sempre con la paura di essere punita. Mi ha un attimo spezzato il cuore la cosa. Ok, va bene pensare di agire negli interessi dei propri figli, ma Demetra non avrebbe mai dovuto permettersi di oscurare Persefone. 

“Tu sei due cose per gli dèi”, le aveva detto quando Persefone era ancora una bambina. “Un gioco di potere o un semplice giocattolo.” 


Ho amato la voglia della protagonista di trovare se stessa e il suo ruolo nel mondo, a dispetto dei desideri della madre. E quel che più ho rispettato è che Persefone non ha avuto l'esigenza impellente di relegare la sua felicità a un uomo. Ha cercato di creare qualcosa di nuovo da sola, senza l'aiuto di Ade. Ci è riuscita? Forse. Nel secondo volume potrebbe fare di meglio? Forse. Spero tanto di poterlo scoprire in futuro. 
Spero anche di vedere il rifiuto che nutre per se stessa cambiare e diventare qualcosa di positivo. Lei è tante cose, ma deve ancora rendersene conto. Per me è stata Kore per tutta la durata della lettura, però alla fine l'ho riconosciuta come Persefone, regina dell'Oltretomba. 
Ha tirato fuori gli artigli, così come dovremmo farlo tutte noi. 

"Fai tanto l’indifesa, ma non hai mai preso una dannata decisione per te stessa. Adesso lascerai che sia tua madre a decidere chi ti puoi scopare?" 

Ade? Cosa posso dire di lui. L'ho sempre adorato e qui ho amato ancor di più il modo in cui è stato descritto. Seppur gli altri pensino che sia crudele, tenebroso e quant'altro, in realtà lui nasconde un animo altruista. A differenza degli altri dei, lui aiuta le persone senza prendersene i meriti e senza vantarsene. Lui si preoccupa per il suo popolo e cerca di aiutare i vivi a trovare il loro potenziale. Proprio la parte che lui tiene nascosta è anche la più preziosa che Persefone non riesce a vedere. Lei permette ai pettegolezzi e alle apparenze di parlare al posto suo. 

"Perché... fino a oggi, non credevo nell’amore."
 

Ho divorato il libro in più i meno due notti. Leggo gli ebook solo prima di andare a dormire, ma in questo caso non riuscivo a staccarmi dal pagine e andare a dormire senza sapere come Persefone avrebbe affrontato i suoi problemi. Così, più di metà del libro l'ho divorato in una nottata. Il giorno dopo ero uno zombie, tuttavia non mi pento di niente. 
Potrei dire di essere totalmente soddisfatta di quello che ho letto, però una piccola cosa mi ha fatto storcere il naso. A volte le scene erotiche e i dialoghi che ci sono stati in quei momenti li ho trovati un attimo fuori luogo. Non sono riuscita ad apprezzarli, quindi non me la sento di dare cinque stelle piene. 

«Potrei passare tutto il giorno a baciarti.» «Nessuno te lo impedisce»

⭐⭐⭐⭐/5

lunedì 14 febbraio 2022

Nessun Segreto

 Ciao a tutti, cari lettori, e buon San Valentino! In attesa che il mio fidanzato venga qui festeggiare insieme, ho pensato di proporvi una recensione di un libro che di amore parla, ma in modo diverso. 
Di cosa si tratta? A volte capita di affidare la felicità alle persone che amiamo e capita anche di finire con il cuore in tanti piccoli pezzi; parla dell'amore che un genitore nutre per il proprio figlio e di come sia importante avere il loro appoggio. 
Vediamo meglio "Nessun Segreto" insieme!



Titolo: Nessun Segreto

Autore: Cinzia Petri

Editore: Porto Seguro

Data di pubblicazione: 9 giugno 2021

Lunghezza: 165

Prezzo: 14,90 (cartaceo)

Trama: Attorno al parco cittadino di San Teodoro ruotano le vite di quattro personaggi di età ed esperienze molto diverse: Mia, che ha perso la madre e ha visto naufragare il proprio matrimonio; Olivia, alle prese con l'adolescenza e il primo amore; Vasco, un artista con un passato da medico; e infine Temilade, nato in Africa e arrivato in Italia per realizzare il suo sogno di intraprendere la carriera di nuotatore. Ciò che li lega e ne intreccia i percorsi è la necessità di vedersi finalmente sotto una luce diversa, per accettarsi nonostante il passato e aprirsi a ciò che la vita ha ancora in serbo per loro.


"Le gambe agili dell'amore scavalcano gli ostacoli e volano oltre le barriere del divieto." 

Questo è un libro che mi ha catturata sin dalla prima frase. La scrittura di Cinzia Petri è immediata, coinvolgente e rimane nel cuore. Si insinua piano nei meandri dei cuori dei lettori e da lì non va più via. Per me è poesia pura, è arte nella sua forma più sincera. 
Non credo di aver mai tenuto tra le mani un capolavoro del genere e proprio per questo secondo me "Nessun Segreto" dovrebbe essere uno di quei libri da leggere almeno una volta nella vita. 
Lo consiglierò fino a quando la mia pagina sarà in piedi e anche dopo. 
Il fatto è che per me ogni singola parola è stata importante, tanto che vorrei poterle imprimere nella mente e non dimenticarle mai. Avrei tanto voluto mettere un post-it per ogni pagina. 

"La notte è il regno degli innamorati. Baci rubati, baci voluti, promesse, scaramucce e bugie. Di quelle che si pagano con le prime lacrime e poi ci di ride sopra, vent'anni dopo." 

Ci sono quattro personaggi, protagonisti di una vita che non sentono più loro. Mia, che perde la madre e vede il marito allontanarsi di colpo; Vasco, che diventa medico per accontentare le aspettative altrui e fallisce; Olivia, un'adolescente che ha paura di essere incinta e non sa come affrontare la situazione e infine Temilade, che per sopravvivere alla povertà tiene stretto il suo sogno di diventare nuotatore. 

Tutti loro, chi più chi meno, mi hanno trasmesso qualcosa di importante.
Mia mi ha fatto capire che la felicità è nelle nostre mani e che noi siamo i pilatri della nostra vita, noi siamo gli artefici del nostro destino. 
Ci saranno sempre ostacoli, ma l'importante è il modo in cui li affrontiamo. 

"E adesso vorresti usare le parole per colpirmi, ma cosa ne vuoi sapere delle parole, tu che non le hai mai ascoltate e non le hai mai capite." 

Mi piacerebbe da morire essere al posto di Temilade perché ha avuto un genitore capace di sostenerlo e aiutarlo in una scelta difficile. È giusto che i figli possano spiccare il volo e scegliere la propria strada quanto è giusto che una figura di riferimento sia lì a dargli la spinta che serve o a raccogliere i pezzi dopo un fallimento. Inoltre, il padre di Temilade ha visto nel figlio del potenziale che, nel paesino piccolo in cui vivevano, non poteva essere sfruttato. Poteva tarpargli le ali così come poteva fargli spiccare il volo. Per fortuna, ha scelto la seconda cosa. E io vorrei tanto che capitasse la stessa cosa a me, ora che ho l'età per volare. 
Dall'altra parte del mondo, invece, Vasco ha lanciato un messaggio altrettanto forte: non importa quanto un lavoro possa fruttare denaro e non importa cosa vogliano gli altri per te se non ti rende felice. Lui ha intrapreso la carriera da medico perché lo ritenevano abbastanza intelligente per farlo, eppure poi dava cure sbagliate e il suo lavoro bloccava la creatività che era in lui. Dopo anni, però, ha finalmente cominciato a vivere per se stesso. 

"È giusto per te, e per quel che è giust va assecondato anche quando separa. [...] Sappi che il tuo cuore sarà sempre lo stesso, anche sotto un altro cielo." 

È un libro corto, che si legge velocemente, ma vi assicuro che è molto intenso e dona più di un brivido. C'è solitudine e dolore, però la speranza li batte tutti. 

⭐⭐⭐⭐⭐/5

sabato 5 febbraio 2022

Fenix e la chiave di Moses

Eccomi di nuovo qui, cari lettori, per parlare di Fenix. Il secondo volume, rispetto al primo, mi è piaciuto di meno, tuttavia ci tengo a precisare che il mio è un parere strettamente personale. 



Titolo: Fenix e la chiave di Moses - il torneo di Hûn

Autore: M. E. Loi

Editore: Bookabook

Data di pubblicazione: 17 settembre 2021

Lunghezza: 375 pagine

Prezzo: 18,00 (cartaceo) e 6,99 (ebook)

Trama: Fenix, giovane figlia di Adham, per metà umana e per metà elfa, ha passato gli ultimi tre mesi della sua vita a Miriël, lontana da casa e da sua madre. Lì ha potuto frequentare i Giardini, la scuola elfica per eccellenza, e conoscere alcuni dei figli di Minhar che popolano Ethernity, la capitale degli elfi. I tre giorni di licenza a casa provano però Fenix nell’animo: è venuta a conoscenza di una triste verità riguardante suo padre e l’amicizia con Andrew ha preso un taglio decisamente inaspettato. Con il cuore in subbuglio, la Ragazza di Luna torna ai Giardini sempre più decisa a scoprire chi sia il suo tutore. La luminosa capitale degli elfi, però, sta per essere inghiottita da un’oscurità proveniente da un sanguinoso passato, e i Corvi, seguaci del crudele Tragokadon, si stanno adoperando per farle strada. Inoltre, le insidiose prove del Torneo di Hûn si avvicinano, e Fenix ha deciso di parteciparvi, sicura del supporto dei suoi amici. Ma se si sbagliasse? Perché nulla è ciò che sembra…


"Il tempi può essere un grande ostacolo, ma anche un grande alleato nella vita. E tu, in quali vesti decidi di utilizzarlo?" 

All'inizio veniamo catapultati in un nuovo regno: Hades. Lilith, il mezzo demone, torna a casa grazie alla licenza e fa scoprire al lettore un mondo più spietato di quello a cui eravamo abituati nel primo volume. E sapete cosa? Mi è piaciuto da morire. Se Mirïel nasconde sotto il tappeto il marcio della sua società, qui i demoni non si preoccupano di rivelare il loro vero carattere e di scatenare il peggio di sé. 
In più, è stato bello poter scorgere un minimo di quello che passa per la testa di Lilith. Per quanto il capitolo con il suo povero sia stato corto, sono riuscita decisamente ad affezionarmi a lei e a immergermi nei suoi panni. 
Da questa situazione mi è venuto in mente un graffito di Bansky, che ho dovuto studiare a scuola.
C'è anche da dire però, che se da una parte la governante nasconde il marcio, dall'altra parte Fenix e i suoi amici tirano fuori tutto e lo mettono in vista. 


La protagonista invece, a differenza di Lilith, mi ha lasciato un po' allibita sempre per lo stesso motivo che ho scritto nella scorsa recensione. Piano piano, però, già in questo volume ha iniziato ad avere più consapevolezza di ciò che la circonda. Infatti, da una parte le manca la madre e capisce che Mirïel in quel momento non è casa sua, ma dall'altra parte non capisce ancora a cosa sia dovuto quello che prova. 
Lei ha tanti punti interrogativi, senza riuscire a trovare risposte. Ho davvero paura di sapete in che modo Fenix otterrà quelle fatidiche risposte. 

Per quanto mi riguarda, invece, non ho apprezzato granché la grande quantità di domande che qui sono sorte e che si sono aggiunte a quelle che erano già presenti dal primo libro. È che all'inizio si parte con una grande rivelazione e poi è un continuo brancolare nel buio. Avrei apprezzato sapere almeno qualcosa in più sulle due nuove rettrici o qualunque altro personaggio ancora misterioso. 

Allora stesso tempo, però, capisco anche che l'autrice abbia giàprogrammato tutto e che durante il corso dei restanti quattro libri, si scopriranno le carte. So che la sua non è incompetenza e so che ogni singola parola non è stata scritta a caso, sperando di conquistare il lettore. 
Credo anche che in questo caso non sia il libro a conquistarci, bensì è il lettore stesso che cade in una ragnatela e che rimane ammaliato dalla scrittura di Mariella Loi. L'attenzione è sempre alta e spesso per un grande motivo: ci sono paragrafi in cui penso che il narratore si rivolga direttamente a me che reggo tra le mani il libro e ne sfoglio le pagine. Avete presente quando qualcuno vi inchioda con lo sguardo? Ecco, ho provato la stessa cosa durante la lettura e mi è sembrato difficile poter fare altri fuorché leggere. 

Ultima cosa e poi sparisco fino alla prossima recensione: il torneo di Hûn. Per tutto il volume ho atteso di poter scoprire di cosa si tratta e poi è durato meno di quello che mi aspettavo. Diciamo che c'è stato tanto hype e poi l'evento si è dissolto così, come se non fossero successe cose significative. 

"Le nostre paure accecano gli occhi e assordano il cuore, e quando non si può più né vedere né ascoltare, si finisce con il brancolare nel buio più oscuro e freddo, trascinando con se chi, con amore, è disposto a seguirci finanche nell'oscurità più terrificante e orribile."
3,5/5

giovedì 3 febbraio 2022

Fenix e la chiave di Thuta

Io vi sento, cari abitanti di Gea. Dopo un anno esatto dalla collaborazione stretta con l'autrice, vi ripropongo la recensione che ho scritto tanto tempo fa al primo volume. Approfitto dell'uscita del secondo per parlarvi ancora di Fenix e dei suoi amici. Voi avete mai visto l'amore trasformarsi in odio?



Titolo: Fenix e la chiave di Thuta - la Gemma di Osiris 

Autore: M. E. Loi

Editore: Book a book

Data di pubblicazione: 7 maggio 2020

Lunghezza: 464 pagine

Prezzo: 18,00 (cartaceo) e 6,99 (ebook)

Trama: Fenix abita a New York e non è una ragazza come le altre: ha la pelle candida e i capelli color argento. Nonostante si sia trasferita più volte insieme a sua madre e abbia vissuto in altre città, in nessun luogo si è mai sentita a “casa”. La sua vita trascorre tra la strana fissazione di sua mamma per le porte aperte e quel senso di disagio che di notte la tiene sveglia a fantasticare di mondi incantati in cui vorrebbe fuggire. Sogni che diventano realtà nel giorno del suo diciassettesimo compleanno, quando un uomo misterioso le regala una piccola chiave dorata. Essa è il lasciapassare per Ethernity, la capitale di Miriël, il regno degli elfi: un mondo luminoso i cui affascinanti abitanti hanno capelli coloratissimi. Un mondo di luce che nasconde però dei misteri oscuri, come la Gemma di Osiris, il cui risveglio, coinciso con l'arrivo di Fenix, annuncia il ritorno di una terribile e antica minaccia.


"L'amore può grandi cose, Fenix, ma anche cose terribili, atroci e terrificanti. È la forza che muove tutto e da cui tutto prende vita, o morte..." 

Prendete Il Signore degli Anelli, conditelo con un pizzico di Shadowhunters e come guarnizione usate un po' di Harry Potter. Ecco, il piatto che ne uscirà fuori sarà proprio Fenix e la Chiave di Thuta. Tra tutti i fantasy che ho letto nell'ultimo anno, questo è uno di quelli che ho apprezzato di più. 
Il libro può avere delle parti in comune con altre serie, ma sicuramente non manca di originalità. Semplicemente, se quelli che ho menzionato prima vi sono piaciuti, forse forse anche Felix potrà fare a caso vostro. In più, secondo me, se siete dei lettori di "Roxanne - L'ultimo Incanto", potreste dare un'occasione anche a Fenix e viceversa. Non ve ne pentirete. E per quale motivo? Beh, principalmente per il word-building. 

Grazie alla capacità quasi magistrale di Mariella di descrivere il suo mondo, anche noi piccoli abitanti di Gea ci sentiamo coinvolti nel Regno di Mirïel. Fenix, in questo caso, viene travolta da una quantità di informazioni notevole e cerca come può di assimilare tutto e ambientarsi il più possibile in quello che è la sua nuova casa, ovvero Ethernity. E vi dico, il romanzo è ricco di dettagli che, oltre a farci conoscere la scuola di magia, ci permette di empatizzare con i personaggi e conoscere meglio le caratteristiche che li rendono unici. Penso che l'autrice sia riuscita a soddisfare pienamente la mia curiosità riguardo a un mondo che prima non conoscevo. 


La protagonista, appunto Fenix, è una diciassettenne dall'aspetto particolare e dalla sensazione costante di trovarsi fuori luogo nella città affollata di New York. Tutto intorno a lei si muove, cambia, o peggiora e Fenix non sembra accorgersi di nulla. Non lo fa quando si trova di fronte alla Porta del Vero Io e neanche quando sente delle voci parlare della Gemma di Osiris. Elfi millenari e non la aspettavano da molto tempo e, come risvegliati, circondano Fenix per degli intrighi che ancora bisogna scoprire. 
Mi sono trovata molto distante da lei per via della sua ingenuità. Non si accorge effettivamente di quello che si muove intorno a lei, così Lyght la salva più volte da incontri spiacevoli o da situazioni sconvenienti. Questo punto di partenza mi fa pensare che nel corso della saga la nostra protagonista cambierà. E anche tanto. Secondo me si troverà faccia a faccia con la realtà e potrà solo farsi forza per combattere. Mi aspetto, tuttavia, di vederla lottare con gli stessi principi del primo volume e circondata sempre dai suoi amici. 

E a proposito di amici, io ho amato veramente ognuno di loro, a partire da Hellawess, per poi imbattermi in Lilith e per finire con il principe Ithan. Grazie a loro, il lettore capisce quanto valore abbia l'amicizia e che dai nostri legami possiamo imparare molto. Ognuno di loro ha un carattere diverso, con passioni e abilità diverse. Questo non ferma Fenix dallo stringere amicizia con un mezzodemone piuttosto che con un principe come Lyght. Il modo in cui poi tutti loro reagiscono agli eventi mi è piaciuto proprio tanto. E forse di questo ne parlerò meglio nella recensione del secondo volume. L'unica cosa che posso dire a voi lettori e anche ai personaggi è che niente è come sembra e che bisogna pensarci due volte prima di trarre conclusioni affrettate. In più, non è sempre oro tutto ciò che luccica e Mirïel piano piano sta rivelando il lato oscuro ai suoi abitanti. 

Ultimissima cosa: qui si viene messi di fronte ai propri desideri più oscuri, quelli che nessuno vuole mai rivelare o quelli che sono dentro di noi ma non ce ne rendiamo conto. La Porta del Vero Io mette alla prova i protagonisti e i lettori stessi. Cosa scoprirete? 

"Ogni vittoria ha le sue conseguenze, signorina Sindonia. Vincere una battaglia non equivalente a vincere la guerra." 

⭐⭐⭐⭐⭐/5