Ciao a tutti, cari lettori. Lasciate ogni speranza, o voi che entrate. Quest'oggi parleremo di un horror singolare, che mi ha conquistata su tutti gli aspetti possibili e immaginabili.
E sapete cosa mi ha colpito di più? Il fatto che anche l'antagonista avesse il suo angolo dove poter parlare di sé e delle sue motivazioni. Quante volte in TV, nel libri di scuola o nei romanzi che leggete avete visto una persona demonizzata, aggredita e insultata senza che potesse dare le sue spiegazioni? Anche il "cattivo" ha le sue ragione e forse la gente non le ascolta perché ha paura che possano essere giuste.Vi ho incuriosito un minimo? Bene, allora passiamo subito alla recensione!
Autore: Paolo la Paglia
Editore: Nua Edizioni
Data di pubblicazione: 29 aprile 2020
Pagine: 380
Prezzo: 14,25 (cartaceo) e 4,99 (ebook)
Trama: Golden Falls è una tranquilla cittadina nella contea di Snohomish, stato di Washington, dove tutti si conoscono e la vita scorre serena, fino a quando un'escalation di terribili eventi scatenerà l'orrore che sconvolgerà la serenità del posto. Daryl Wilson, lo sceriffo incaricato delle indagini, si troverà a dover affrontare una verità incredibile e spaventosa. Per risalire alle radici del male dovrà scavare nei meandri della storia passata di Golden Falls e comprendere perché l'orrore abbia iniziato a riversarsi sulla cittadina seminando morte tra i suoi abitanti. Quando la città si ritroverà isolata dal resto del mondo, immersa in una nebbia che sembra sorta magicamente per avvolgerla tra le sue spire, la situazione precipiterà fino all'incredibile epilogo. Perché il male non muore mai.
Post Mortem, secondo me, è un libro degno di Stephen King. So che dire "bello" non è abbastanza per convincervi, spero dunque di riuscire a trovare le migliori parole per rendere giustizia al miglior horror che abbia mai letto.
Il libro si apre con un'esperienza angosciante: un'autopsia eseguita proprio sull'antagonista. Lei percepisce tutto, non le sfugge niente. E quando tocca con le sue dita fredde la "Y" che ha sul petto, si sente morire una seconda vola. Vi immaginate svegliarvi una mattina e accorgervi che il vostro cuore non è più nel petto, ma che qualcuno se l'è portato via? Non dev'essere una bella esperienza, così come non lo è stata per Zoe, la ragazza risorta dal regno dei morti senza un apparente motivo e con un appetito particolare.
È così che comincia un percorso fatto di ansia e inquitudine, grazie al quale vi potete immergere completamente nei panni sia di Zoe che dello sceriffo Daryl Wilson.
E più vi immergete nella selva oscura e più capite che non c'è un confronto tra bene e male. Le due parti si mescolano, diventano un tutt'uno e non si sa più chi sia il buono e chi il cattivo. Questo ci spinge a fare una riflessione importante: quanto sono codardi e spregevole gli uomini? Ignorano il problema finché non li divora e subito dopo pretendono di essere le vittime compatite. Succederà lo stesso con noi se non fermiamo l'inquinamento prima che la terra non regga più la sporcizia?
E soprattutto, bisogna comunque salvare gli uomini se il cattivo ha ragione e loro si meritano la brutta sorte che gli è toccata?
I peccati si ritorcono contro i cittadini di Golden Falls e hanno un solo nome: Rebecca. La banshee è spietata, desiderosa di vendetta e non vede l'ora di vedere la cittadina crollare ai suoi piedi. Per quale motivo? Per colpa di una religione che invece di unire uccide, com'è accaduto per migliaia di donne uccise in nome della fede, con l'assurdo accusa di essere streghe.
Le ho dato ragione? Sì, l'ho fatto. La sua storia e quella di Zoe sono agghiaccianti. Entrano sotto pelle e non vanno più via da lì. Rimangono impresse nella mente perché sono certa che esistano realtà simili, se non peggiori.
È anche merito dell'autore, che ha saputo descrivere gli orrori di Golden Fall con grande bravura. Grazie al suo stile, ogni volta che aprivo il suo libro, mi sembrava di essere accanto a Zoe, Daryl e Malcom. Era come se tutto intorno a me sparisse ed esistessero solo i suoi personaggi.
Devo dire che mi sono affezionata a ognuno di loro per motivi diversi. Un pezzo del mio cuore va in particolare a Julia, la dottoressa che stava curando l'unica sopravvissuta a una tragedia. Proprio lei, sul finale, mi ha strappato una lacrima. C'è stato un momento particolarmente toccante, con un carico di emozioni grandissimo, che mi ha convinta a voler proseguire con il volume successivo.
E ditemi, vorreste scoprire cos'è successo a Rebecca, Rachel e Zoe? Vorreste sapere se Daryl è riuscito a risolvere il mistero e a salvare se stesso e la sua città? Non sarò io a raccontarvelo, però Golden Fall vi aspetta per intrappolarvi insieme ai suoi abitanti.
"Percepì le lacrime salirgli dal profondo dell'anima senza che potesse dare nulla per fermarsi"
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