Terzo e ultimo capitolo, "Le Streghe di Blackhollow - La fine" parla di una sfida epocale tra Evie, i suoi amici e degli inaspettati alleati contro dei nemici potenti e determinati a spazzare via la magia anche a costo di usarla loro stessi. Ci sono nuove rivelazioni, legami che si rompono e altri che si saldano. Ed è anche il capitolo in cui i personaggi maturano gradualmente e si rivelano per quel che sono al 100%.
Titolo: Le Streghe di Blackhollow - La fine
Autore: Cecilia Claudi
Data di pubblicazione: 18 settembre 2020
Pagine: 505
Prezzo: 12,90 (cartaceo) e 2,49 (ebook)
Trama: Vedere lo scuolabus bruciare fa capire a Evie che ormai le cose stanno sfuggendo dal suo controllo in modo disastroso. Per quanto provi a sistemarle, ormai potrebbe essere troppo tardi.
Come se non bastasse, comincia ad essere evidente che c'è un nuovo giocatore in gara. Uno con cui non aveva ancora fatto i conti e che sembra sfuggente quanto un fantasma. Solo che potrebbe essere più vicino a lei di quanto non si renda conto.
Evie dovrà rimettere in discussione ciò che sa e le persone di cui si fida, se vorrà riuscire a concludere questa guerra. Vincerla, però, potrebbe costarle più di quanto si immagina.
Ho iniziato la lettura in fretta e furia perché si viene subito catapultati al centro dell'azione. C'è tanta tensione per via di un incidente ed Evie mette a nudo i suoi sentimenti in un momento in cui Rowen poteva rischiare di non farcela.
In fondo, anche se lei vuole sembrare fredda e menefreghista, è una ragazza dal cuore d'oro che è disposta a sacrificarsi pur di non far soffrire le persone che ama.
Verso la fine, e direi meno male, esce fuori il suo lato migliore. Ho amato Evie soprattutto in quel momento lì e mi piacerebbe tantissimo leggere uno spin-off su com'è diventata e com'è maturata la sua relazione.
Inoltre, grazie a degli eventi poco piacevoli per i protagonisti, si scopre che anche Rowen ha degli scheletri nell'armadio e che Evie non è l'unica ad aver avuto problemi. È proprio per via della morte della madre, che i nemici di Evie spuntano fuori e decidono di uccidere tutte le streghe. Mi sono sorti un po' di dubbi a quel punto della lettura: com'è nato quel gruppo di sbandati? Perché sono così determinati? E non mi riferisco al momento della narrazione, all'origine di tutto. Penso che questo pezzo sia fondamentale per entrare nella mentalità del nemico perché si capiscono i principi e anche il motivo per il quale sopravvissuto nel tempo.
Mi manca un altro pezzo di spiegazione, ovvero la funzione del cerchio di sale o come funziona la Maledizione del Silenzio. Ecco, cose del genere sono state solamente menzionate senza analizzarne nel concreto.
Un lettore che magari non se ne intende di magia o esoterismo, vorrà sapere cosa intende l'autrice. L'impressione che ho avuto io è che si sia dato per scontato il fatto che i lettori sapessero già tutto dato che si sfrutta tantissimo il cerchio di sale in libri o serie tv paranormali.
Ecco, magari è stata una mia impressione sbagliata, quindi sarebbe bello avere un confronto con altri lettori e capire se mi sono immaginata tutto.
Il libro in sé me ne ha ricordati altri due. "I diari delle Streghe" di Lisa Smith si basa su una congrega i cui membri sono sempre lì a begarsi. Anche lì c'è una sorta di triangolo amoroso, ma stavolta preso dal punto di vista della ragazza che si frappone tra i due fidanzati. E c'è ovviamente il conflitto da affrontare, che però qui si traduce in qualcosa di molto molto più contorto. Ecco, se vi è piaciuto "Le Streghe di Blackhollow", vi consiglierei anche questa saga. Al contrario, se vi sono piaciuti "I Diari delle Streghe", vi consiglio la lettura de "Le Streghe di Blackhollow"
Di recente poi sono venuta a conoscenza dei fantastici manga di Death Note e devo dire che ho trovato delle somiglianze tra Megan, la cugina di Evie, e Misa Misa. Soprattutto il modo morboso con cui entrambe si sono attaccate ai ragazzi (Rowen/Light)
Il finale, dopo mille sofferenze e drammi, è stato epocale e più che giusto per un personaggio kcome Evie. Davvero, è una di quelle volte in cui approvo com'è andata e come si è conclusa la battaglia finale. Dopo l'ottava stagione di Game of Thrones non do più per scontato che un finale possa essere bello, però per Evie è andata diversamente e a me va bene così.
Devo dire che è stato esplosivo, una carica di emozioni così grande che ho provato solo dopo aver letto Acowar o "Le storie perdute" di Licia Troisi.
Ho passato i giorni i successivi a pensare al percorso della protagonista e mi sono sentita come se mi mancasse un pezzo dato che non avevo più la trilogia da leggere. Ho provato tante cose messe insieme e poi all'improvviso sono tornata alla realtà. Lì per Lì ho detto "wow, è stato bello poter vivere la vita di Evie nonostante tutto".
"Non puoi pretendere che io spenga e accenda i miei sentimenti a piacimento. L'ultima volta che ho controllato non ero ancora una lampada."
⭐⭐⭐⭐/5
Nessun commento:
Posta un commento