Hola Simples Mortales! Bienvenidos a las comentarios de Holfast! Finisce esattamente qui il mio spagnolo che cerca somigliare vagamente alle intro di Pascu y Rodri e iniziano così i miei discorsi profondi dovuti al nuovo libro che ho letto.
Quel che adoro di più del blog, oltre a poter conoscere tantissime persone, è che ho la possibilità di conoscere nuovi generi che probabilmente non avrei mai letto. Quando ho cominciato "Memorie di Sangue", ho capito fin da subito che stavo uscendo dalla mia comfort zone poiché si parla di vampiri e mi è capitato davvero poche volte di leggere un libro con personaggi del genere. Niente mi ha frenata, infatti sono arrivata alla fine in due o tre giorni. Grazie alla collaborazione con I.D.E.A., che non finirò mai di ringraziare per avermi mandato la copia cartacea, ho capito che leggo volentieri qualsiasi genere se un autore è bravo e se tra le sue pagine si percepisce la passione e l'impegno che ci mette nella creazione del libro. E sì, cari, per me Eva D'Amico è un'ottima scrittrice, ma questo lo spiegherò tra poco.
Un po' come tutto il resto, ho alcuni pareri molto contrastanti, ma nonostante tutto il mio voto è 4/5.
Lo ritengo un new adult per i temi trattati e personalmente lo consiglio ai lettori da sedici anni in su. A tratti ricorda Twilight, ma è decisamente fatto meglio. L'autrice ha creato dei personaggi con caratteri complessi, che non rimangono statici nel corso della trama perché cambiano nel tempo. Man mano si rivelano tutti per quello che sono e l'autrice dà l'occasione di entrare nella loro mente grazie ai molteplici punti di vista. Per farvi un esempio, io ho apprezzato molto il cambiamento di Eva: tra i miei appunti ho fatto i complimenti a Eva D'Amico per aver mostrato la maturità della sua protagonista e il netto distacco dal periodo in era una bambina.
Sono davvero tante, tante, cose che si intrecciano ma che non appesantiscono la lettura perché l'autrice ha uno stile fluido e piacevole (non a caso io non riuscivo più a staccarmi dal libro). Questo lo dimostra anche il cambio di punti di vista frequente che non spezza affatto la narrazione, ma la arricchisce.
È sempre vero che qualche difettuccio l'ho trovato. Più che altro, all'inizio, non sono ben riuscita a comprendere il motivo che ha spinto il capofamiglia alla decisione drastica di escludere Eva dalle feste. Per me non è una scusa sufficiente quella del tavolino rovesciato a meno che l'autrice non voglia dimostrare quanto siano stati viziati i cinque fratelli. Anche così, però, avrei preferito che ci fosse una giustificazione più forte per segregare in camera una bambina che non ha fatto niente di male se non divertirsi. Per dirvi, Arya Stark ne ha sempre combinate di tutti i colori però non è mai stata punita così tanto.
Avrei altre due perplessità prima di passare ai miei scleri. Esattamente, io non ho capito come fanno i proiettili a uscire fuori da soli dal corpo, come si possono "espellere". E, ho trovato un po' banale la trovata di riconoscere i Burns per i lor vestiti neri. Ogni volta che loro compaiono, tutti si soffermano sul vestiario e non su qualcosa di più importante come armi o sensazioni che la loro presenza potrebbe provocare.
(Momento poco serio) E finalmente arriva la parte della recensione che più preferisco. RAGAZZI. Jeile mi sta antipatico! Shippo troppo la protagonista con Gabriel o con Daniel e forse è per via di una sorta di rivalità che non ci ho visto niente di buono in Jeile, non dopo che lui ha offeso Eva. E parliamone, a me Victoria è piaciuta eccome.
Non ho fatto altro per tutta la durata della lettura che sperare in una love story a tre e forse forse non sono stata delusa. da questo punto di vista, ho adorato la scelta dell'autrice di non rendere una santarellina la protagonista e di farla cedere qualche volta anche con qualcuno al di fuori di Jeile. Ha raccontato una cosa normale perché la maggior parte dei lettori secondo me rimarrebbe affascinato dai fratelli De Lefevbre e soprattutto la protagonista è interessata ai vampiri per come sono e non perché è affascinata dall'immortalità che le fantomatiche creature hanno e potrebbero elargire a tutti volendo.
Capite? Ho amato tutto, pregi e difetti di questo libro perché l'autrice continua a mettere carne sul fuoco per tenere alta l'attenzione del lettore e lo fa con una naturalezza che mi fa rimanere a bocca aperta!
Si passa a trattare argomenti più semplici e, perché no, superficiali fino a toccare sfere sempre più complesse. Un esempio? L'amore verso se stessi. A un certo punto Eva non si sente più bene con se stessa ed Eva D'Amico quando ne parla è come se donasse un po' di coraggio anche agli altri oltre che alla sua Eva. Mi ha stupito sia l'idea sia il modo in cui è stato raccontato il tutto. Ho sentito una delicatezza che non si era mai vista durante tutto il corso del romanzo e quasi un'intimità che lega il lettore a Eva e Daniel in un legame che non saprei spiegare a parole. È una continua crescita personale e sono contenta di aver affiancato Eva per un breve periodo.
E vi lasciò così per lasciare spazio ai contatti!
I.D.E.A
Eva D'Amico:
Per collaborazioni: in questo periodo, signore e signori, sono disposta ad accettare solo cartacei. So benissimo che molti autori e CE magari non hanno la possibilità di offrire una copia cartacea, infatti spesso e volentieri accetto gli ebook. Tuttavia, preferirei per un periodo smettere di leggerli perché la mia vista è peggiorata e aggiungendo le videolezioni, preferirei non affaticare gli occhi ulteriormente. Nel caso però foste interessati a una collaborazione con me, potete sempre contattarmi alla mail alba88620@gmail.com o su Ig Holfast_
A presto!
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