mercoledì 13 gennaio 2021

La Corte di Ali e Rovina (recensione)

 Top o flop? A Court of Wings and Ruins o La Corte di Ali e Rovina da una parte mi è piaciuto, ma dall'altra avrei un piccolo appunto da fare sul finale conclusivo della trilogia.

A essere sincera, le ultime cento pagine le ho lette piangendo e anche dopo di lacrimoni per la storia di Feyre e Rhysand ne ho versati molti. È stato tanto carico di emozioni, che alla fine in qualche modo ho dovuto farle uscire fuori.

Ma ora non parliamo di finale, partiamo dall'inizio.



Data di pubblicazione: 17 settembre 2019

Prezzo: 18,90 (rigida) e 9,99 (ebook)

Editore: Mondadori 

Trama: La rabbia mi era cresciuta dentro come una creatura viva, con un cuore che batteva risuonandomi nella profondità del petto, cullandomi fino a farmi addormentare, per poi scuotermi al risveglio. Volevo vendetta, ma una vendetta repentina, a parte soddisfare la mia rabbia cocente, sarebbe stata inutile.

Feyre è determinata a raccogliere il maggior numero di informazioni possibile sui piani di Tamlin e del Re di Hybern che minacciano di mettere Prythian in ginocchio. Per questo si è separata dall'uomo che ama e ha fatto ritorno alla Corte di Primavera. Ma per poter portare a termine il suo piano, dovrà tessere una fitta trama di inganni e tenere a bada il suo desiderio di vendetta. Sa bene, infatti, che un solo passo falso potrebbe condurre non soltanto alla sua rovina ma a quella di tutto il suo mondo. La ragazza sa anche che il Re di Hybern non si fermerà davanti a nulla, perciò, a mano a mano che la guerra si avvicina, dovrà decidere di chi fidarsi e cercare alleati nei posti più inaspettati.

~◇~

Feyre è finalmente risorta, è cambiata decisamente in positivo ed è diventata per me simbolo di forza, di tenacia, a tutti gli effetti. Torna alla corte di Tamlin e orchestra una vendetta più che meritata verso un fae con qualche rotella fuori posto, che ha perso totalmente la ragione. Inganna tutti, in particolar modo il lettore. Alla fine di ACOMAF ero destabilizzata dalla rottura del legame tra la coppia e invece... 

È stato un gran bel colpo di scena vedere la nostra cara Feyre diventare Signora Suprema e finalmente ergersi in tutta la sua bellezza. 

Quello che più ho amato è stata l'evoluzione del rapporto tra lei e Rhysand: hanno un'affinità che sinceramente non ho mai visto in nessun'altra coppia dei libri e il modo in cui si sostengono è un qualcosa di meraviglio. Dove non riesce lui, c'è lei e dove lui fa fatica, arriva lei a sostenerlo e viceversa. Sono i due Fae Maggiori più potenti di Prythian, ma hanno le loro insicurezze e le loro paure, in particolare Rhysand che è disposto persino a morire pur di garantire la vittoria e un futuro sereno per la Corte dei Sogni. Capite? 

E, cosa importantissima: Rhysand non soffoca Feyre come ha fatto Tamlin! La lascia libera di agire, di decidere, anche se le situazioni possono essere molto pericolose. La lascia brillare (letteralmente dato il potere dell'Alba) e lui brilla insieme a lei. Sono entrambi completi e si affiancano meravigliosamente. 

Altro personaggio che ho amato è stata la regina maledetta che di giorno è una fenice e di notte torna umana. Ecco, lei ha dato prova di essere una regnante migliore di tutte le altre regine avide e malvage e spero davvero che verrà approfondita in un futuro spin-off. 

Personaggi che ho detestato sono Nesta e Lucien. Lo so, di solito tutti amano Nesta, ma io proprio non l'ho retta. Avrei voluto tirarle dietro l'intera Casa del Vento. E proprio per questo motivo sono curiosa di leggere A Court of Silver Flames, cosiì da scoprire finalmente cosa passa nella testa di Nesta Archeron.

Vi ho accennato però anche a un piccolo flop. Ho un appunto da fare alla struttura perché l'autrice ha scritto buone quattrocento pagine di nulla cosmico. Nulla cosmico nel senso che si sono molte scene per la Feysand e pochissima azione o comunque le scene di suspense che caratterizzano la saga. E ok, va bene, ma le ultime cinquanta pagine del romanzo sono colme di cose che mi hanno caricata di emozioni e forse un po' troppo. La differenza tra le due cose, quindi, mi ha fatto storcere il naso sebbene abbia adorato tutto fino all'ultima parola.

Questo mi ha fatto dare quattro stelle su cinque al romanzo.

Ora vorrei aggiungere un piccolo discaimer. L'autrice conclude la storia di Feyre e Rhysand, ma non conclude la storia di Prythian. Anzi, la Maas se da una parte dà tutte le risposte che il lettore ha cercato nei tre libri, dall'altra parte fa sorgere nuovi dubbi e situazioni che presagiscono l'uscita di nuovi spin-off o seguiti. E in ACOFAS, che doveva essere la novella introduttiva ai futuri libri, sorgono ancora più problemi di quanti non ce ne fossero in realtà. Ma di questo parleremo su Instagram nei prossimi giorni.

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