Buongiorno, cari lettori! Oggi vi propongo un thriller, a differenza del libro della scorsa recensione che era un romance.
Titolo: Anatomia di un mostro
Autore: Brunei Schisa
Editore: Harper Collins
Data di pubblicazione: 20 gennaio 2022
Lunghezza: 288 pagine
Prezzo: 18,00 (cartaceo) e 9,99 (kindle)
Trama: Una domenica di dicembre il commissario capo Domenico Franchini della questura di Varese riceve una telefonata. È un caso di omicidio. Riccardo dell’Orso è stato ucciso con un cerimoniale orribile. Bastano poche indagini per scoprire che la vittima era un uomo di leggendaria crudeltà mentale, avido e disonesto, con poche qualità e molti difetti. Non è dunque difficile immaginare che molti avrebbero potuto avere un movente per ucciderlo. A partire dal figlio Raniero, che vive recluso in casa, passando le giornate nel web profondo. O dalla figliastra Nora, che lavora come psicologa penitenziaria nel carcere di Piacenza, fascinosa quarantenne apparentemente insospettabile. E se l’assassino si nascondesse nel sottobosco che in gran in segreto frequentava dell’Orso? Chi è il mostro torturatore?
Partendo, come nella migliore tradizione del genere, da un delitto senza autore ma con molti moventi possibili, Brunella Schisa scrive un romanzo indimenticabile, percorso da un crescendo costante di tensione ed emozione. Anatomia di un mostro è un thriller dell’anima, che tiene il lettore incollato alla pagina e indaga con assoluta intelligenza psicologica nelle pieghe oscure del cuore e della mente."Anatomia di un mostro" è un libro che mi ha attirata sin da subito perché si distingue da tutti gli altri 𝘁𝗵𝗿𝗶𝗹𝗹𝗲𝗿 che ho letto per un motivo: ci spinge a porci tante domande su cosa sia giusto e su cosa non lo sia grazie a un ritmo incalzante.
Ci spinge ad avere una nostra opinione in merito a temi di attualità tramite una trama che tutta è fuorché scontata.
Se avrò l'occasione di nominare questo libro durante la maturità che affronterò quest'anno, non esiterò a parlarle.
Raniero dell'Orso è stato trovato morto nel suo bagno. Il problema? Ci sono evidenti segni di 𝘁𝗼𝗿𝘁𝘂𝗿𝗮 da cui si può capire che l'uomo ha sofferto tanto. L'assassino è sicuramente un mostro, tuttavia Raniero aveva allontanato tutti i suoi affetti, trattava la gente come se fosse spazzatura e, come se non bastasse, era pure ossessionato dalla 𝗽𝗲𝗱𝗼𝗽𝗼𝗿𝗻𝗼𝗴𝗿𝗮𝗳𝗶𝗮.
Mi sono chiesta il motivo per cui Mimmo, il commissario, è stato così motivato a trovare l'assassino e assicurarlo alla giustizia. Sono giunta alla conclusione che non l'ha fatto tanto per rendere giustizia a un uomo a cui nessuno voleva bene, quanto per evitare che quel mostro potesse uccidere tante altre persone con una morale migliore.
Non vi nascondo che questo libro è un attimino cupo e tratta di temi molto delicati. Non ci sono scene particolarmente splatter, però si parla della morte di un genitore e della 𝘀𝗼𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 che prova un figlio. Si parla di abbandono, di solitudine, di relazioni amorose che non funzionano più e cosa più importante, si parla di attrazione verso ciò che è tossico.
Nora è la figlia della seconda moglie di Raniero. Lei ha una piccola infatuazione per l'assassino, senza sapere però che ha commesso un omicidio. Ne è attratta perché lui è un bel uomo ed è un abile manipolatore. Nora, però, ha riconosciuto il rapporto malato che sarebbe sfociato e ha cercato di allontanarsi il più possibile da quella strada. È una cosa che ho apprezzato moltissimo perché, per una volta, c'è una protagonista che rifiuta di andare incontro a una persona estremamente tossica.
Ci sono tre punti di forza principali che mi hanno fatto piacere questo libro:
1) 𝗟𝗮 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗴𝗴𝗶 𝘃𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗮𝗻𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗮 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗯𝗲𝗻𝗲. L'autrice ci permette di entrare nella testa dei personaggi per scoprirne i traumi e le insicurezze un poco alla volta, senza però appesantire la narrazione. C'è da dire che Nora è anche una psicologa, quindi non mi sarei aspettata qualcosa di diverso;
2) Nonostante la storia sia ricca di sofferenza, lo stile dell'autrice rende la 𝗻𝗮𝗿𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗳𝗹𝘂𝗶𝗱𝗮 e piacevole. Ho finito la lettura in poco tempo proprio per questo motivo;
3) La vita dei personaggi è 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮. I problemi di Mimmo e Nora sono quelli che affliggono tutti noi. E cosa ancor più importante, viene anche proposta una soluzione perché a tutto c'è rimedio.
⭐⭐⭐⭐⭐/5
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