lunedì 29 marzo 2021

Watch me follow (recensione)


Sapete, no, che sono solita pubblicare recensioni nel blog perché amo parlare di argomenti scomodi partendo da quello che un libro ha da offrirmi. Watch me follow mi ha dato un argomento scomodissimo da proporvi.

DISCLAIMER: quello che leggerete non riguarda il libro, è solo una riflessione generale sullo stalking. Se avete già letto alcune delle mie recensioni, saprete che sono solita agire in questo modo e che non voglio muovere attacchi ai libri, agli autori o alle CE.
Se volete saltare l'introduzione, passate direttamente alla recensione in cui parlo di Watch me follow.

Prendendo spunto dal libro di oggi, vorrei ricamarci su un discorso molto attuale. Un esempio molto banale (Ma non così tanto) è lo stupro. Saprete benissimo che quando la vittima sporge denuncia, esponendosi al giudizio della società le viene sempre chiesto "ma com'eri vestita?"
Per lo stalking, la domanda è l'opposto: "com'era lui?" Perché se è bello, allora la vittima è sciocca, se è brutto invece c'è da indignarsi per i comportamenti riprovevoli. Ovviamente, il discorso vale per ambo i sessi.

Ma andiamo con ordine e partiamo con la definizione di stalking.
Insieme di comportamenti persecutori ripetuti e intrusivi, come minacce, pedinamenti, molestie, telefonate o attenzioni indesiderate, tenuti da una persona nei confronti della propria vittima.
Quindi è un reato, giusto? Quindi quale messaggio può arrivare? Che va bene pedinare e invadere la privacy della vittima se lo stalker è la personificazione di un dio greco? Che se è giovane, muscoloso, con gli occhi azzurri allora è un piacere? 
Che se offre spunti gratis e regali costosi allora è buono?

Ma di che stiamo parlando? 

Se lo stalker fosse stato un cinquantenne viscido, vestito di stracci e che non si è mai fatto una doccia in vita sua? Sarebbe stato comunque amato? O lei lo avrebbe considerato un maniaco? 
E se ci fosse stato uno stupratore al posto di uno stalker, cosa avrebbe fatto lei? Non è che siccome lo stupratore è bello allora lo si può perdonare. 
Capite il mio ragionamento? Capite cosa mi fa arrabbiare? 
Si può accettare la frase "tutti vorremmo uno stalker come lui"? E allo stesso modo, si potrebbe dire "Tutti vorremmo uno stupratore bello e premuroso"? Capite il mio ragionamento?

Davvero, ho conosciuto una ragazza vittima di stalking e anche dopo anni lei aveva paura di uscire di casa. E anche dopo anni lei si guardava intorno alla ricerca del suo persecutore e si spaventava se un passante aveva una vaga somiglianza con quel tizio. Capite che, proprio per lei, io non posso e non voglio aggregarmi alla fiumana di fans che dicono "tutti vorremmo uno stalker come Ryker". Che sia bello o brutto, gentile o crudele, amichevole o spaventoso, lo stalking non è contemplato. Costituisce un reato.

Per quanto realistiche possano essere le vicende, ricordatevi che si tratta sempre di finzione e che nella realtà non è una cosa fattibile. E va bene finché resta finzione, ma se vi trovate in una situazione del genere non esitate a sporgere denuncia. 
Per quanto io abbia apprezzato il libro e il magnifico profilo psicologico descritto dall'autrice, non potrei mai amare una situazione del genere nella realtà.

E cominciando da questo presupposto, possiamo dare il via alla recensione.


Titolo: Watch me follow

Autrice: Harloe Rae

Genere: new adult

Editore: Qeen Edizioni

Pagine: 300

Prezzo: 15,90 euro (cartaceo) e 3,99 euro (ebook)

Data di pubblicazione: 25/03/2021

Trama: 
Mostro. Maniaco. Pazzo.
Ne ho sentite di tutti i colori. Nel corso degli anni, mi hanno sputato addosso qualsiasi nome degradante
esista nel dizionario. I loro insulti si insinuavano in me come un flusso di veleno costante. La rabbia ha
rimpiazzato l’ansia quando ho iniziato a credere alle crudeltà che riempivano il mio cammino.
Finché è arrivata lei, e ha cambiato tutto. Lennon Bennett è innocenza pura, luce calda del sole che
distrugge la mia esistenza tempestosa. È tutto ciò che di buono si può essere, e forse potrei esserlo
anche io. Per lei. Con lei. Grazie a lei.
Lennon non sa che con ogni suo respiro mi attira sempre più vicino a sé. Non è a conoscenza del fatto
che sono completamente consumato dal desiderio. Proteggerla è diventato il mio solo obiettivo, a ogni
costo. Ma se lei scoprisse le profondità della mia ossessione, per me sarebbe la fine. Per questo, rimango
nell’ombra. Aspettando. Guardando. Desiderando.
Lei sarà la mia prima. L’ultima. L’unica.

Biografia autrice: Harloe Rae è una ragazza del Minnesota con una forte dipendenza dal Romance, sempre alla
ricerca di un fantastico “e vissero felici e contenti”. Quando non è rinchiusa nel suo antro a
scrivere, la trovi in compagnia di suo marito e suo figlio. Se il tempo lo permette, adora stare in riva
al lago o in campagna con i suoi cavalli. In cima alle classifiche degli autori più venduti, è tra i primi
dieci della classifica di USA Today Bestselling e Amazon. La sua passione per la scrittura e la
lettura ha assunto un significato completamente nuovo. Ogni giorno è un’avventura
indimenticabile.


Nel momento in cui dovrei parlare di più, le parole mi vengono a mancare ed è una cosa che mi capita molto spesso, direi. Un po' come succede a Ryker quando incontra per le prime volte Lennon. 
Se io ho paura di non essere all'altezza delle aspettative di una CE o di un autore a cui tengo molto, il nostro protagonista ha il timore di fallire con Lennon su tutti i fronti possibili e immaginabili.

Da subito ho empatizzato con lui e sono riuscita a immergermi nei suoi panni grazie alla bravura magistrale dell'autrice nel descrivere le sensazioni, le emozioni, la sua vita. Ha creato un personaggio complesso e semplice al contempo. Ma per capire dove voglio andare a parare, dovreste conoscerlo meglio anche voi:

Ryker, sin da bambino, è stato posto dal destino di fronte a tante difficoltà e una dopo l'altra le ha superate. Iniziamo a conoscerlo come un ragazzo emarginato e di conseguenza in difficoltà a relazionarsi con gli altri. Viene sempre preso in giro e riempito di cattiverie senza che qualcuno provi mai ad andare oltre il muro che lui si è costruito per difendersi dal mondo. Queste dinamiche lo spingono a rifugiarsi nel mondo dell'hackeraggio e a diventare davvero bravo.

La linea del suo destino si intreccia a quella di Lennon nel momento in cui lei entra in classe e gli chiede una matita. Lui è totalmente rapito dalla bellezza della ragazza, tanto da difenderla da un “aggressore”. È da lì che in Ryker si fa strada il bisogno di proteggerla e di seguirla per i successivi quattro anni.

La sua storia, quindi, è semplice e già vista, ma il modo in cui l'autrice descrive il suo carattere, beh, lo rende uno dei personaggi più originali e realistici di cui abbia letto dall'inizio dell'anno.

La difficolta di Ryker nel gestire le emozioni e mostrarle agli altri mi ricorda molto la me di dodici o tredici anni che non sapeva come affrontare il mondo dopo un'infanzia davvero, davvero orribile. Forse anche questo mi ha avvicinata molto a lui e me l'ha fatto amare. Il suo sforzo lo capisco e lo apprezzo.

Di Lennon, invece, non posso dire la stessa cosa. L'ho detestata sin dal primo capitolo e nulla è cambiato nel corso del libro. Mi ha dato l'impressione di essere la classica ragazza timida inconsapevole della propria bellezza che poi sboccia in un magnifico fiore grazie al ragazzo di turno. L'ho trovata estremamente ingenua, troppo lontana da quello che sono io per cercare di capirla. Oltretutto, è incoerente, moltissimo: evita i ragazzi come la peste, ma sin da suito si butta tra le braccia di Ryker e fa grandi dichiarazioni.  L'unica cosa che le concedo è che fa stare meglio Ryker e che insieme sono davvero una bella coppia.

Sono diversi dagli altri, ma insieme formano la normalità; non hanno mai potuto vivere quello che per gli altri è la quotidianità, ma insieme possono cominciare dalle cose più semplici. Così inizia una serie di prime volte che mi ha fatto sciogliere come neve al sole.

Da azioni malsane come lo stalking si passa a una relazione pura, vera e soprattutto realistica come non ne ho mai trovate in altri romance. Questo mi ha catturata e mi ha fatto amare il libro.

C'è una cosa, però, che non ho apprezzato affatto: sembra che lo stalking sia stato aggiunto solo per rendere più interessante una comune relazione, per aggiungere quel brio che altrimenti non ci sarebbe stato. Forse, ipotizzo, l'autrice reputava poco interessante le vicende di due ragazzi normali e ha voluto aggiungere quel tocco malsano che ho trovato totalmente fuori luogo. Non che non abbia apprezzato la descrizione della mentalità dello stalking, eh, semplicemente è di troppo.

🌟🌟🌟,5 su 5🌟

Quello che abbiamo davanti è molto più di quanto abbiamo mai avuto alle spalle”

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