Attenzione, lettori. Quello che leggerete tra poco probabilmente non me lo vedrete più scrivere. Io e i romance facciamo a pugni ogni qualvolta me ne trovi davanti uno, eppure eccomi qui. MI È PIACIUTO. Ecco, l'ho detto. E domani probabilmente nevicherà per questo.
Sinceramente da Wattpad mi aspetto solo il peggio in questo periodo, ma "Sick Girl" è una di quelle rare eccezioni che mi incoraggiano a leggere storie su quella piattaforma.
Per tutta la durata del libro ho continuato a ripetermi che il libro fa schifo, ma alla fine qualche lacrimuccia mi è scappata e mi è venuto spontaneo dire "caspita, è stato fantastico".
A distanza di oltre un mese, quando penso al romanzo di M_blackraven, mi si stringe il cuore. Non so come spiegarvi la sensazione che provo, forse nostalgia per quei momenti in cui ho letto il libro? So solo che è stata una bella esperienza e che mi piacerebbe leggerlo una seconda volta.
Quarta di copertina: Nicole Elysia Vargas ha diciassette anni ed è viziata, testarda e smaliziata. Per metà messicana e per metà francese, conduce una vita agiata e tranquilla nell'Upper East Side di New York, nascondendo al mondo di essere la nipote del narcotrafficante più famoso del Messico.
Questo, almeno, fino a quando suo padre decide di farla addestrare dal suo pupillo, un mercenario tedesco che lavora per il Cartello dei Vargas.Norman Weber ha trent'anni, due occhi grigi come il ghiaccio e un temperamento violento. È un uomo burbero dal passato burrascoso e l'intelligenza fuori dal comune, ma è totalmente negato nel rapportarsi agli altri... figuriamoci a farlo con una ragazzina chiacchierona e logorroica come Nicole, con cui dovrà convivere per dei mesi.Ma, si sa, gli opposti si attraggono... o si distruggono a vicenda.E se fra loro s'intromettesse un terzo elemento?Dylan Wallace ha ventinove anni, occhi verdi e una mira infallibile. È il migliore amico di Norman e anche lui lavora per El Diablo Bianco. Simpatico, gentile e donnaiolo, il bel texano è però privo di scrupoli...Tra allenamenti, passioni che bruciano sotto la pelle, incomprensioni e pallottole, i tre ragazzi capiranno presto che la Guerra, quella vera, sta arrivando.
Se siete anche voi bookblogger, ditemi, anche voi riscrivete più e più volte una recensione perché non vi soddisfa il modo in cui scrivete? O sono l'unica persona strana che si fa coinvolgere da ansie assurde?
Se c'è una cosa che dovete sapere di me, è che odio tantissimo l'azione e tutto ciò che concerne sparatorie, rapine, circoli di droga e rapimenti vari. Non so dire ancora il perché, ma a me non vanno proprio giù. Per questo non mi andava giù l'idea di dover leggere un libro il cui prologo illustra la vita quotidiana di un Cartello della droga messicano.
Provate a immaginare il mio stupore quando ho realizzato che tutta la faccenda era solo di sfondo e che la trama era concentrata esclusivamente su una storia d'amore! Beh, forse non è proprio così perché io ho letto la storia fino alla fine solo per seguire il percorso di crescita della protagonista.
Ho già detto che la storia è fantastica, ma non vi ho spiegato il perché: non ho mai letto un libro prima d'ora in cui i personaggi fossero descritti così bene. L'autrice, lentamente spoglia i suoi protagonisti delle loro maschere, di tutte le loro paure e di tutte le loro certezze per mostrare al lettore la loro vera essenza. Una delle cose che mi ha insegnato Sick Girl è che non si possono giudicare le azioni di una qualsiasi persona senza prima aver prima compreso cosa le ha spinte a compiere determinate scelte. È necessario mettersi nei panni altrui prima di tutto.
E grazie all'autrice, ognuno di noi può immergersi nei meandri della mente di Nicole e capire perché non ha fiatato la prima volta in cui ha fatto sesso con Norman, perché si è lasciata trattare in quel modo da lui o perché nonostante Dylan fosse stato decisamente migliore di lui, la protagonista abbia comunque continuato a scegliere Norman.
E vi dico, lettori, quando sono arrivata alla fine del libro, ho pensato "io avrei fatto la stessa cosa".
Sono entrata in empatia (si può dire?) con i personaggi, sono riuscita a provare quello che provavano loro e mi sono intristita quando Lucky Bastard è morto per sua figlia. Penso probabilmente di aver lasciato un pezzo di me da tra le pagine di "Code Name: Sick Girl" senza nemmeno accorgermene.
È che ogni volta che ci penso, mi viene istintivo commuovermi per la storia complicata di Nicole. Non trovo le parole per spiegare quel che provo perché è una sensazione così strana che la trovo indescrivibile.
Per concludere il discorso magico, vi dico che, nonostante i capitoli lunghi, è un romanzo da leggere tutto d'un fiato. Possibilmente senza iniziare con una buona dose di scetticismo come ho fatto io.
Il bello, oltre ai personaggi, è che più si va avanti, più si desidera di leggere all'infinito le "sventure" dei protagonisti.
Lo so, avrei dovuto fare un discorso un po' più articolato e lungo. Avrei dovuto anche parlare della trama, dello stile e di chissà cos'altro, ma non ci riesco. Questa volta ho preferito scrivere una recensione più corta in cui cerco di trasmettere quello che ho provato io durante a lettura piuttosto che un papiro privo di emozioni. Ci ho provato due volte per il papiro, tuttavia ho cancellato entrambi i tentativi perché mi sembravano inutili. Ebbene, spero di aver c'entrato il segno questa volta e di aver fatto cosa gradita sia a voi lettori del blog che alla stessa autrice.
Alla prossima recensione!
Se c'è una cosa che dovete sapere di me, è che odio tantissimo l'azione e tutto ciò che concerne sparatorie, rapine, circoli di droga e rapimenti vari. Non so dire ancora il perché, ma a me non vanno proprio giù. Per questo non mi andava giù l'idea di dover leggere un libro il cui prologo illustra la vita quotidiana di un Cartello della droga messicano.
Provate a immaginare il mio stupore quando ho realizzato che tutta la faccenda era solo di sfondo e che la trama era concentrata esclusivamente su una storia d'amore! Beh, forse non è proprio così perché io ho letto la storia fino alla fine solo per seguire il percorso di crescita della protagonista.
Ho già detto che la storia è fantastica, ma non vi ho spiegato il perché: non ho mai letto un libro prima d'ora in cui i personaggi fossero descritti così bene. L'autrice, lentamente spoglia i suoi protagonisti delle loro maschere, di tutte le loro paure e di tutte le loro certezze per mostrare al lettore la loro vera essenza. Una delle cose che mi ha insegnato Sick Girl è che non si possono giudicare le azioni di una qualsiasi persona senza prima aver prima compreso cosa le ha spinte a compiere determinate scelte. È necessario mettersi nei panni altrui prima di tutto.
E grazie all'autrice, ognuno di noi può immergersi nei meandri della mente di Nicole e capire perché non ha fiatato la prima volta in cui ha fatto sesso con Norman, perché si è lasciata trattare in quel modo da lui o perché nonostante Dylan fosse stato decisamente migliore di lui, la protagonista abbia comunque continuato a scegliere Norman.
E vi dico, lettori, quando sono arrivata alla fine del libro, ho pensato "io avrei fatto la stessa cosa".
Sono entrata in empatia (si può dire?) con i personaggi, sono riuscita a provare quello che provavano loro e mi sono intristita quando Lucky Bastard è morto per sua figlia. Penso probabilmente di aver lasciato un pezzo di me da tra le pagine di "Code Name: Sick Girl" senza nemmeno accorgermene.
È che ogni volta che ci penso, mi viene istintivo commuovermi per la storia complicata di Nicole. Non trovo le parole per spiegare quel che provo perché è una sensazione così strana che la trovo indescrivibile.
Per concludere il discorso magico, vi dico che, nonostante i capitoli lunghi, è un romanzo da leggere tutto d'un fiato. Possibilmente senza iniziare con una buona dose di scetticismo come ho fatto io.
Il bello, oltre ai personaggi, è che più si va avanti, più si desidera di leggere all'infinito le "sventure" dei protagonisti.
Lo so, avrei dovuto fare un discorso un po' più articolato e lungo. Avrei dovuto anche parlare della trama, dello stile e di chissà cos'altro, ma non ci riesco. Questa volta ho preferito scrivere una recensione più corta in cui cerco di trasmettere quello che ho provato io durante a lettura piuttosto che un papiro privo di emozioni. Ci ho provato due volte per il papiro, tuttavia ho cancellato entrambi i tentativi perché mi sembravano inutili. Ebbene, spero di aver c'entrato il segno questa volta e di aver fatto cosa gradita sia a voi lettori del blog che alla stessa autrice.
Alla prossima recensione!
Contatti:
Ig autrice: M_Blackraven_autrice
Wattpad: Code Name: Sick Girl
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