Io e tempi brevi non andiamo molto d'accordo, è risaputo, ma finalmente sono arrivata anche con questa recensione! Mi gira in testa da un po' di tempo un'idea e ora penso che sia abbastanza buona da metterla in pratica. Vorrei dare la precedenza a tutti i libri cartacei che mi verranno inviati e di recensirli per primi rispetto agli ebook. Oltre al fatto che leggo in fretta i cartacei, penso sia giusto così. Non so se comprendete. So anche che diversi autori e CE aspettano da mesi una mia recensione e ne sono dispiaciuta, ma penso che chi invia i cartacei debba avere qualche vantaggio in più.
Detto ciò, sappiate che sono alla disperata ricerca di libri di fantascienza e gay romance in questo periodo perché potrei trarne diversi spunti per i miei soliti discorsi.
Quello che vi propongo oggi è "Neméria - La Seconda Rivolta degli orchi". Presumo sia un libro per ragazzi e può piacere sia ai più piccini che agli adulti.
Vorrei collegare questo libro alla violenza e ricavare una cosa su cui riflettere. Perché sì, nel mondo di Neméria c'è la violenza in tutte le pagine.
Noi parliamo di violenza come una cosa negativa. Vediamo la guerra, per esempio, e diamo la colpa alla violenza insita nell'uomo da quando ne ha memoria. Ed è vero, è lì, è sempre stata presente in qualunque individuo. La verità, la mia verità, è che noi scegliamo se farne buon uso o meno e molto spesso si tende ad abusarne malissimo.
Il mio professore di religione mi aveva detto che è la cosa più forte che esista, che se usata a fin di bene può fare grandi cose. Mi ha fatto riflettere un sacco e, effettivamente, una delle definizioni di violenza è "forza impetuosa e incontrollata". Pensate all'amore: quello non è forse violento? Ha esattamente una forza incontrollabile che spinge due persone a vincere su ogni difficoltà, indipendentemente da quanto sembri impossibile farcela. Ma anche la paura spinge a reagire con violenza, sopratutto la paura. Pensate a qualcuno che vuole superare la sua paura per gli insetti. Sarebbe una persona incredibilmente forte e violenta per andare contro a una cosa che non si può controllare. Non vi pare?
Non deve essere per forza una brutta cosa. È dannosa nel momento in cui si mescola con l'odio e la rabbia e lì diventa persino pericolosa. C'è violenza in ogni cosa secondo me, persino nella voglia di giungere a un determinato obbiettivo. Un esempio? Voglio con tutte le mie forze studiare editoria e ho intenzione di fare qualunque cosa pur di riuscire ad arrivare a quell'università. Il desiderio è una cosa violenta, forte e incontrollabile. Infatti, la delusione fa capolino dietro la porta del nostro cuore qualora non riusciamo a realizzare il nostro sogno. E cosa si prova? Tristezza? Rabbia verso se stessi? Questo, tuttavia, dona una nuova forza a chiunque. C'è che si arrende di fronte al primo fallimento e chi persevera fino a quando non ottiene un buon risultato. È una forza incredibile, voi che dite?
Da Neméria ho tratto una riflessione e mi piacerebbe molto avere un confronto con voi lettori.
Ma bando alle ciance e passiamo alla parte più interessante: la recensione vera e propria.
Data di pubblicazione: 4 settembre 2018
Pagine: 114
Editore: Europa Edizioni
Prezzo: 12,90 (cartaceo) e 6,64 (digitale)
Disponibilità: Amazon, Amazon Kindle, IBS.it, Libreriauniversitaria.it e Kobo.
Trama: Cinque razze popolano l'antico e affascinante mondo di Neméria: maghi, streghe, nani, elfi e orchi. Questi ultimi sono gli unici a non possedere alcun potere magico. Per questo motivo, il generale orco Krusher è deciso più che mai ad entrare in possesso della magia. Un potente oggetto, chiamato Token, potrebbe fare la differenza e portare gli orchi a prevalere sulle altre razze. Gli unici che possono opporsi a questo temibile nemico sono cinque giovani avventurieri: il mago Luis, la strega Anasawi, gli elfi Mairy e Kiran e il nano Gelawgi. L'esito di questo inevitabile scontro sarà nelle loro mani ed essi avranno bisogno di tutto il coraggio necessario per sconfiggere Krusher. Riusciranno a rimanere sempre fedeli ai propri princìpi? Un piccolo grande romanzo high fantasy che vi terrà incollati alle pagine, dalla prima all'ultima, con un finale improvviso e inaspettato che vi lascerà in trepidante attesa del capitolo successivo.
Innanzitutto ci tengo a ringraziare l'autrice per essersi fidata di me scegliendo di inviarmi sia la copia digitale che quella cartacea del suo libro. Occuperà sempre un posto nel mio cuore non solo per il fatto che questo è stato il primo cartaceo ad arrivarmi a casa, ma anche perché è molto tenero. Non so spiegare esattamente quello che ho in testa, quello che ho provato durante la lettura. È come se l'innocenza del libro mi avesse avvolta come un mantello e mi avesse inglobato in un mondo totalmente diverso dal nostro. Mi sono sentita protetta (?), circondata di calore che nemmeno un abbraccio può trasmettere. Qualcosa di incredibile, insomma. Mia sorella Alyssa, di dieci anni, invece, all'inizio ha provato tristezza, poi divertimento e infine confusione per via del finale.
E sì, in questa recensione ci sarà anche il suo parere perché io avevo bisogno del punto di vista di una bambina e lei è stata più che felice di leggere e recensire questo libro.
Io dico che non è tristezza, bensì solitudine. Il protagonista, Luis, torna a casa sua accompagnato dal vecchio cane Tibs e il cambiamento improvviso lo fa sentire solo, suppongo. Non ci sono più i suoi amici o il suo maestro. Ha cambiato completamente vita ed è normale che si senta così.
Prima di parlare dei personaggi, però, vorrei dirvi che se state cercando trame complesse come il Trono di Spade, The Witcher o Eragon avete sbagliato libro e anche recensione. Qui mancano le caratteristiche del classico fantasy medievale, ma penso sia dovuto al fatto che è un libro per ragazzi e non ha niente a che vedere con guerre sanguinose e intrighi a corte.
È proprio semplice perché non ci sono significati nascosti da scoprire: quello che leggerete non è libero a interpretazioni. E se vedete un mare di lava che circonda i continenti senza bruciarli o ricoprirli, sappiate che Neméria è magica e vi basti come spiegazione. L'ambientazione è prettamente scenografica e l'intero pianeta potrebbe essere immobile se non fosse per le creature che si muovono o tentano di salvare Neméria da una guerra contro gli Orchi. Ci sono stagioni? La flora e la fauna esistono? Mi collego al libro "Incantia" di Michele Bellone per affermare che "bisogna sfruttare la scienza per mostrare ai lettori i mondi non come scenari statici, bensì come scenari complessi, in continua evoluzione, caratterizzati da conflitti e dinamiche identiche a quelle della nostra realtà. Mondi vivi, verosimili, nei quali è facile immergersi e perdersi." Ecco, questa frase non rispecchia il libro che sto recensendo perché quel "narrativa per ragazzi" cambia tutto. Capite cosa voglio dire? Sono rimasta giusto un pochino delusa per non essermi immersa in un mondo vivo, bensì fermo mentre i personaggi si muovono all'interno.
Non voglio spingervi a non comprare più "Neméria - La Seconda Rivolta degli Orchi", sto cercando di dirvi che un libro come questo vi può aiutare a superare i momenti difficili perché ogni pagina trasmette un messaggio positivo. Non importa se siate affranti o felici, vi farà stare decisamente meglio grazie al messaggio positivo che ogni pagina lancia al lettore. Se siete stufi di una lettura pesante, questo libro vi donerà una nuova energia proprio perché non c'è niente da decifrare, niente di complesso che destabilizzerà la vostra sanità mentale. È una lettura piacevole. Voi avete un fantasy del genere nella vostra libreria? Nel caso la risposta fosse no, io vi consiglio vivamente di recuperare.
E parlando di messaggi positivi, Neméria ne ha da vendere. Abbiamo un Luis che sin dalle prime pagine ci fa capire che tutti sono esseri viventi e quindi nessuno di loro merita la morte o un destino crudele. Anzi, quando Mairy distrugge il suo Libro della Cattura, il mago si arrabbia nonostante l'entità intrappolatavi dentro fosse di natura malvagia. Lui difende chiunque, che si tratti di un demone o di un orco. Luis ci insegna che non si ripaga il nemico con la stessa moneta. Uccidere in nome della giustizia fa passare dalla parte del torto anche gli eroi. Infatti lui dice proprio così: "se combattiamo per il bene, non possiamo comportarci male. Se vogliamo essere gli eroi, non possiamo comportarci come i cattivi." Penso sia una lezione importante e anche una frase che direbbe il mio professore di religione qualora si trovasse al fianco di Luis. Qui entra in gioco il discorso sulla violenza che ho fatto prima: gli eroi di questa storia sanno amare e così riescono a proseguire il viaggio senza abbattersi. È così potente che nessuno potrebbe contrastare i cinque personaggi principali. Capite cosa intendo dire? In questo caso loro hanno sfruttato tutte le armi a loro disposizione per togliere il Token agli orchi, ma non si sono fermati lì. Luis ha avuto un'idea geniale che nessuno avrebbe mai messo in pratica, una cosa che gli ha fatto onore e che ai miei occhi lo ha elevato al di sopra di ogni cosa. È un esempio per tutti quanti.
Mia sorella è stata molto contraria a tutto ciò. Lei, se avesse potuto, non avrebbe aiutato né i due elfi né la strega e probabilmente sarebbe stata lei Krusher. E, a essere sinceri, anche a me affascina tantissimo il villain di questo libro. Lui non è il solito egoista assetato di potere, lui vuole solo che tutti gli orchi siano uguali alle altre razze. Dopotutto, se voi foste gli unici senza magia, non avreste paura di diventare schiavi di coloro che invece ce l'hanno? Sentirsi diversi per un fattore biologico che non si può scegliere è fonte di disagio. Krusher quindi non ha tutti i torti, però ha sbagliato il modo di agire. Ora vi pongo questa domanda: secondo voi le altre razze avrebbero donato la magia agli orchi se il loro capo glielo avesse chiesto gentilmente? Alyssa dice di sì, ma io non ne sono così sicura. Era necessario attirare l'attenzione di tutto il pianeta con atti abbastanza discutibili altrimenti nessuno si sarebbe accorto degli orchi.
Un altro personaggio che ho amato tanto è la strega Anasawi. Lei è solare e sempre allegra. Cerca di tirare su il morale a tutti e sembra disposta a tutto pur di aiutare i suoi amici. Luis all'inizio è infastidito dalla sua presenza, ma è impossibile non volerle bene. Brilla di luce propria, cosa che gli altri personaggi non sono in grado di fare.
"Ma è fantastico! Scusa, non guardarmi così! Non intendevo che è fantastico che quel bruto di Krusher abbia rubato il Token. Penso sia incredibile che noi due stiamo viaggiando per compiere la stessa missione!"
È simpatica, anche se mia sorella la reputa solo fastidiosa e rompi scatole. Quello che mi ha colpita è che non è il classico stereotipo di strega dai capelli rossi che sacrifica i neonati a qualche dio sconosciuto. È vera e sono felice di aver scoperto un personaggio del genere.
L'ultima persona di cui vorrei parlare prima di fare troppi spoiler è Mairy, l'elfa. È sempre stata la guardia del re e questo mi ha fatto dire "girl power pure qui!" Di lei mi ha subito attirato la sua freddezza, la sua indifferenza. Un po' mi assomiglia ed è tutto l'opposto di Anasawi. Mi ha dato fastidio il finale però. Modificare delle cosucce per avere un lieto fine non mi è andato giù (chi vuole intendere, intenda). Penso che l'autrice doveva per forza accontentare qualcuno e lasciare qualun altro con l'amaro in bocca. E quindi mi dico: perché non fare un'eccezione anche per Luis?
In sostanza il libro è parecchio bello, ma ha anche i suoi contro come ogni libro fantasy che ho letto. Sta un po' al lettore sorvolare sui dettagli assenti e guardare solamente quello che l'autrice vuol comunicare. Io sono stata abbastanza combattuta perché ho occhio per certe cose e difficilmente lascio passare.
C'è anche da dire che apprezzo i nomi italianizzati degli oggetti e il modo in cui sono nate le razze di Neméria. Questi sono dettagli che mi sono piaciuti particolarmente. Eppure si è sorvolato sul furto del Token e la battaglia è finita prima di subito. Krusher e il suo esercito si spostano così velocemente che Flash in confronto non gli fa un baffo. Magicamente lui in due secondi ha già conquistato mezza Neméria mentre i nostri cinque amichetti ci impiegano settimane ad arrivare sull'Isola dei Guerrieri, per dire. Mia sorella bene o male è d'accordo con me, ma ha usato termini meno gentili per esprimere il suo parere. La cosa che mi ha detto appena è finito il libro è stata "così subito?"
Contatti:
Instagram: Holfast_
Mail: alba88620@gmail.com
Instagram autrice: Lecronachedinemeria
Sito autrice: qui