domenica 3 maggio 2020

Coming Back (recensione)


Se guardiamo il mondo dagli occhi di un uomo, per noi le donne saranno sempre fragili e intoccabili. Finiremmo per tenerle rinchiuse in una teca di vetro, lontane da ogni pericolo e ci sentiremmo anche noi in dovere di proteggerle. In poche parole, se Drogon dovesse tenere tra le fauci una bellissima fanciulla, ci sentiremo automaticamente in colpa e avremo il desiderio di salvarla. Un'altra ipotetica situazione e magari anche più realistica? Dei mafiosi ci stanno addosso e rapiscono per vendetta la nostra fidanzata. Indovinate cosa faremo. Sì, ci sacrificheremo per lei. 
(Vi consiglio di andare direttamente alla recensione se non avete visto The Witcher e Game of Thrones e non volete spoiler)
Fortunatamente non tutti sono così, fortunatamente ci sono le eccezioni. E questa eccezione si chiama The Witcher. Sicuramente ci saranno altre serie tv e altri libri di cui potrei parlare, ma ora non mi vengono in mente. Prendiamo il personaggio di Yennefer di Vengeberg: una ragazza con una deformazione a causa del suo sangue elfico che all'inizio desidera essere amata da qualcuno. Capisce sin da subito che per ottenere il potere nel mondo di Andrzej Sapkowski deve essere bella e attraente. Rinuncia alla sua fertilità per avere gli occhi di tutti gli uomini su di lei ed è disposta a diventare l'anfora di un Djinn per essere ancora più forte di quanto non lo sia già. Lei combatte per il suo obbiettivo: avere tutto. Non ha bisogno di essere salvata e protetta da nessuno e cerca di essere il più indipendente possibile. Geralt la vuole aiutare, donandole il suo ultimo desiderio, ma lei rifiuta perché non vuole dipendere da un uomo, non vuole che un uomo sia il motivo del suo successo. Yennefer non vuole dire "grazie" a nessuno per il traguardo raggiunto. E così, mentre Geralt abbraccia la Principessa Cirilla, lei lotta e libera tutto il suo Chaos per distruggere i nemici. In questa serie è l'uomo a ricoprire un po' le vesti della donna. Geralt di Rivia ha paura di perdere le persone che ama e ha paura di rimanere solo. Non è il classico eroe assetato di potere, ruolo che si addice di più a Yennefer. 
E per concludere, passiamo a Game of Thrones. Avete presente quando Jon Snow e Sansa Stark devono conquistare Grande Inverno? Lui le promette che la terrà al sicuro e che la proteggerà, ma lei gli risponde con "nessuno può proteggermi. Nessuno può proteggere nessuno." Proprio la citazione della Regina del Nord vorrei descrivere la situazione in cui riversa la protagonista di "Coming Back". 

Questa non è una delle mie collaborazioni con le CE o con le autrici e a dire il vero non avevo nemmeno in mente di scrivere una recensione. Semplicemente avevo voglia di leggere qualcosa e ho pensato di dare un'occhiata tra i centocinquanta ebook che ho scaricato in questo periodo. Ho scartato almeno una decina di libri perché nelle prime pagine avevano errori grammaticali che io non perdono. All'ennesimo tentativo ho trovato "Coming Back" e me ne sono innamorata già dalla prima frase. La mia sorpresa è stata trovare un po' di cultura orientale in un fantasy romance. Amo tutto quello che ha a che fare con i popoli asiatici, perciò ho pensato di dover assolutamente recensire anche questo libro. Credo di aver letto una traduzione di un'autrice italiana che abita all'estero, ma non mi è chiara la cosa. Se voi conoscete l'opera di cui sto parlando, vi prego di aiutarmi a fare chiarezza.


Titolo: Coming Back

Autore: Betty Nakaichi

Data di pubblicazione: 21 marzo 2018

Pagine: 348

Editore: Hope Edizioni

Prezzo: 1,99 (Kindle) e 14,81 (cartaceo)

Disponibilità: Amazon e Amazon Kindle

TramaSecondo la tradizione cinese, quando una persona muore la sua anima si divide in tre. Una sale in cielo. Una resta nella tomba e l’ultima risiede nella tavoletta del tempio.
Ma se l’anima non si dividesse? Se restasse ancorata a questo mondo? Se ci fosse un modo per tornare indietro? Eliza sta per conoscere le risposte...
Dopo dieci anni dalla tragica morte del suo fidanzato, Eliza torna a Seattle per far visita alla sua tomba. Vuole dargli l’ultimo addio prima di sposarsi e iniziare una nuova vita. Durante il suo viaggio negli U.S.A, però, Eliza scoprirà che il passato che pensava di aver sepolto è ancora vivo. Adam Shang, il suo grande amore che credeva perso per sempre, è tornato dal mondo dei morti ma per restare in vita ha bisogno di lei.
Adam ed Eliza, due amanti, due cuori che non hanno mai smesso di battere l’uno per l’altra, stanno per affrontare un lungo cammino che li porterà a rivivere gli orrori del passato, a combattere vecchi nemici, a scavare nel passato della famiglia Shang, nelle millenarie tradizioni cinesi per riuscire a vincere contro l’invidia dei demoni e contro un’antica maledizione.

Occhi d’acqua, quelli di lei.
Occhi di fuoco, quelli di lui.
Yin e Yang, si uniranno per lottare per un amore che va oltre la morte, oltre la leggenda.




Una storia d'amore travolgente e ricca di suspense, così definirei "Coming Back" di Betty Nakaichi. Dalle prime pagine si percepisce il dolore della protagonista, nonostante siano passati dieci anni dalla morte dell'amore della sua vita.  Mi ha colpito questo di Eliza, una donna dalle origine italiane. Lei si è creata una nuova vita, ha trovato un nuovo fidanzato, eppure non riesce a dimenticare lui. Il suo amore è così grande che si è solamente assopito, anche se tre mesi dopo si sarebbe dovuta sposare con Mike. Infatti, lei sente il bisogno di ritornare a Seattle e dire finalmente addio al suo passato, lasciando la collana che porta sempre con sé sulla tomba di Adam. Mi è sembrato un momento molto delicato e commuovente che mi ha trasmesso una sorta di tristezza in armonia con la pioggia violenta che ha iniziato a cadere sul cimitero.
Il primo colpo di scena arriva proprio qui, ma non vi dirò alcunché perché vi rovinerei tutto. Mi aspettavo sinceramente una patetica storia d'amore in cui il bad boy aiuta la protagonista a superare il lutto e a farsi una nuova vita, su Wattpad ci sono almeno un migliaio di storie così. Direi che per fortuna le mie aspettative sono state deluse ed è andata diversamente. Ero pronta a mollare il libro, ma ecco il ritorno di Adam. La mia parte razionale ha continuato a chiedersi per tutta la lettura come fosse possibile un amore tra un fantasma e un essere umano. Necrofilia, può essere? Il fatto è che il protagonista maschile della storia può toccare qualunque cosa, come se fosse fisicamente lì. Perciò mi sorge un'altra domanda: è forse uno zombie?

Ho trovato un sacco di aspetti positivi in questo fantasy romance e altrettanti aspetti che hanno rovinato un po' la trama. Mi collego alla mia introduzione: Adam pensa a Eliza come una donna indifesa che va protetta. Lei, invece, si fa valere e dimostra tutto il contrario. Ecco, perché deve sempre essere così? Potevano andare in Cina insieme, senza mettere in pericolo la vita della donna e tutto sarebbe andato per il meglio. Adam, invece trova una scusa quanto mai patetica: "volerti al sicuro è l'unico modo in cui riesco ad amarti". La mia ipotesi è che questo elemento sia stato usato per un'esigenza di trama, per trovare una scusa per lasciare Eliza indietro. Sono del parere che si poteva trovare un'idea un po' più articolata e sensata, come per esempio i documenti per il viaggio.
L'altra pecca che mi viene in mente adesso è il personaggio di Mike. Lui mi ha delusa assai nel momento in cui, verso la fine del libro, Adam ha detto "ci siamo comportati da adulti".
Forse sono io, ancora una diciassettenne che tra pochi mesi diventerà maggiorenne, a non capire il mondo dei cosiddetti "adulti", ma per me Mike è stato rovinato dalla necessità di avere una sorta di lieto fine (che poi lieto fine non è).
Quest'uomo è uno di quelli violenti, carichi di rancore, angoscia e rabbia. Deve pianificare tutto altrimenti non si sente sicuro e deve avere tutto sotto controllo. Quando ha scoperto del ritorno di Adam, si è fatto prendere da un attacco di gelosia e il suo ego maschile l'ha spinto a riprendersi la sua Elisa. Ha iniziato a far seguire la sua ex fidanzata da un agente investigativo e le ha persino bloccato un paio di carte di credito, l'ha pure seguita in Cina per riprendersela e la voleva colpire sul viso. Se questi non sono i segnali di un uomo violento, ditemi voi cosa potrebbe essere. A confermare la mia ipotesi è che Mike voleva far lasciare il lavoro a Eliza dopo il matrimonio e le impediva di scrivere i suoi libri perché non voleva che lei rovinasse la reputazione di lui con le sue recensioni o i suoi manoscritti. Quale uomo simile a Mike penserebbe mai di lasciar perdere la sua vendetta e si metterebbe ad aiutare la sua ex e il suo amante? Mi sembra alquanto incoerente, come se l'autrice avesse avuto paura di mettere in difficoltà i due protagonisti e avesse deciso all'improvviso di  togliere un problema di mezzo. Ok che Mike nonostante tutto ama Elisa, però solitamente l'odio prevale su tutto, anche sull'amore. Non sarebbe stato forse più interessante vedere come Adam ed Eliza potevano risolvere la questione con quella personcina che non mi è stata simpatica nemmeno un po'?

Sì, forse sono stata un attimino crudele, ma vi assicuro che il libro mi è piaciuto. Tendo a dilungarmi quando si tratta di mettere in mostra gli aspetti negativi di una storia e a scrivere frasi striminzite quando devo elogiare qualcuno o qualcosa. Ci posso lavorare su, in fondo questo blog l'ho aperto per la mia crescita personale e quella degli altri.

Quel che mi è piaciuto di più non sono la trama, i protagonisti o la parte fantasy, bensì lo stile della scrittrice. Non ho mai letto un testo e nemmeno un libro che fosse scritto in seconda persona singolare presente. Mai. Fin da subito mi ha spinta a continuare la lettura. Si è trattata di semplice curiosità e non sono affatto rimasta delusa.
Cercavo una storia d'amore che fosse grammaticalmente corretta, infatti prima di arrivare a "Coming Back" ho sfogliato almeno una decina di Ebook sul mio Kindle prima di trovare il libro che facesse a caso mio. L'unico errore che ho visto (e capita molto frequentemente anche nei libri famosi di trovare errori di battitura) è stato a pagina 334, nel capitolo 41. "Yuan, aiuta Chen ad alzarsi dal letto."
Può essere che sia scappata una virgola tra soggetto e verbo e che nessuno se ne sia reso conto. Perciò mi sento di fare un grande applauso all'autrice e agli editor, qualora ce ne fossero, per l'attenzione alla grammatica. In una delle prossime recensioni tratterò di questo argomento, poiché una delle autrici con cui collaboro ha un libro pieno di errori che io non apprezzo. Sì, sono pignola su questo aspetto, ma trovo l'editoria un mondo estremamente competitivo in cui gli errori grammaticali non sono tollerati. E sì, nonostante io non scriva divinamente, mi permetto di giudicare opere non mie perché è più facile individuare gli errori altrui piuttosto che i propri. Altrimenti non esisterebbero i correttori di bozze, non credete?
La crescita di Eliza nel corso di questi dieci anni è una cosa che mi ha fatto riflettere. "Davanti a me non più la ragazza che stava vivendo la sua favola d'amore, ma la donna che è sopravvissuta alla fine di quella favola." È cambiata, più che altro il dolore di una perdita l'ha cambiata. L'ha costretta a essere diversa e un esempio banale è il suo taglio di capelli, che da lunghi e ricci è passato a corti e lisci. Forse lei stessa ha deciso di cambiare per cancellare ogni ricordo di lui.

E se solitamente le persone si aspettano chissà quali paroloni e dichiarazioni d'amore, però qui la protagonista ha una visione simile alla mia: "le parole con il passare del tempo perdono il loro peso, si assottigliano lasciando solo una sorda eco." Le parole non servono a molto perché con il tempo vanno perse. La nostra mente si attacca ai ricordi dei piccoli gesti e quelli, state sicuri, durano per sempre. Perciò perché dovremmo pretendere una dichiarazione d'amore urlata ai quattro venti al posto di un gesto che racchiude tutto l'amore che una persona ci può dare?

Il mio personaggio preferito? Mei Ling è sicuramente quello caratterizzato meglio. Appare alla protagonista sotto forma di fantasma per elargire consigli (tra l'altro sbagliati). Indossa una maschera di bontà per tutto il tempo e rivela il suo vero volto solo alla fine. Per me è stato il colpo di scena più bello di tutto il libro. Di lei ho amato la sua sete di vendetta e la sua tenacia nell'uccidere sia Adam che Eliza. Nonostante tutto rimane la donna più forte di tutta la storia.

Il mio rapporto di amore e odio con questo libro è dovuto al fatto che non apprezzo i romanzi. Le storie d'amore semplicemente non fanno per me: non le so scrivere, non le so leggere, non le so comprendere e nemmeno le so vivere. Se una come me, dunque, arriva a consigliarvi un libro come questo, è perché merita davvero. Questa storia tratta di un amore che va oltre la vita e la morte, un amore così grande che non può essere fermato da nessun limite umano. Se cercate una protagonista in cui immedesimarvi, allora questo è uno dei libri che deve esserci nella vostra libreria personale.

Spero di avervi incuriosito, anche se non mi sono dilungata in chissà quali elogi. Per concludere, vi propongo una delle frasi che mi sono piaciute di più del libro.

"Un uomo che senza nascondersi dietro una maschera di orgoglio non ha paura di mostrare le sue debolezze merita solo di essere amato incondizionatamente."


Contatti

Sito di Betty Nakaichi: https://www.bettynakaichi.com/
Coming Back: https://www.amazon.it/Coming-Back-Betty-Nakaichi/dp/8894292142/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=&sr=
Instagram: https://www.instagram.com/bettynakaichi/
Casa Editrice instagram: https://www.instagram.com/hopeedizioni/

Per le collaborazioni potete contattarmi alla mail alba88620@gmail.com o su instagram con il nome di Holfast_

Nessun commento:

Posta un commento